Volontà - anno XIX- n.7 - luglio 1966
numista che da una diversa posizione politica agisce però sulla stessa base ele/torale. Anche il partito comunisJa in/alfi, illude da decenni /e ,nasse proletarie con un programma di riaggiornmnento capitalista; anche questo partito punta le sue fortune elettorali sulle nuove esi• ge11zedella borghesia e sul malcontento proletario. Gli uni e gli altri ha investito con le sue ultime sparate propagandistiche, denundandn le mancate promesse del centro-sinistra e dimostrando che nessuna ri/nrma è possibile in lrnlia senza una maggioranza che si estenda al part;,o connmista. La zona d'influenza denwcristiana è un'altra, ma la sua 'storia elet1crale non è meno pate1ica di quella socialista. Nelle coalizioni cewriste, esso fu sempre il partito gigante della conservazione; rac– cuglie nelle sue fila le masse popolari più retrive, la grande Vandea d'!wlia, per lunghi millenni educate dalla Chiesa alla rassegnazione e- solo da poco iniziate a misurate rivendicazioni; raccoglie anche le masse borghesi più retrive, ancorate a pregiudizi borbonici. Qilesta sua natura immobilistica e tradizionalistica è stata gravemente tur– bata dal/"alleanza coi socialisti. Come partito dirigente, quasi partito– ~~gime della società capitalista italiana, è infalli portato ad acco– glierne le esigenze di modernità e di riaggiustamento; inoltre, l'aver avviato il suo gregge alle misurate rivendicazioni, provoca strappi a sinistra e non lievi complicazi-oni; ma il richiamo della natura non si può eludere. La sua natura nera e tradizionalista vuole la sua rivincita e.nell'uliimo esperimento elellorale la democrazia cristiana s'è tlata alla riconquista degli interessi e della psicologia più conservatori e timorati che minacciavano di sfuggirle. Lo ha fatto mo/10 abilmente, riabilitando nel suo seno alcuni uomini del passato, indicando a que– ste masse timorate l'inconsistenza dei loro timori per il centro-sinistra e ripresenfando il partito come cariatide insostituibile dell'ordine sociale. Naturalmente sarebbe ricca di motivi una più approfondita analisi di que5/e storie eleliorali, estesa anche ai partili minori; ma una ras– segna di questo genere a noi non interessa e ci basta l'aver dimostrato la carati eristica soliente delle piccole elezioni del mese scorso: la vo– lontà unanime dei partiti di scegliersi in modo definitivo e duraturo le proprie rategorie economiche. Non piil richiami generici a miti o ideolo[!,ie, ,na propaganda ragionata per incastrarsi nelle varie nicchie economiche della società italiana. Ed abbiamo sottolineato tale ca– rat1eristica perchè in essa ci sembra di scoprire un ulteriore motivo della nostra antipo!itica. Fare della politica, significa in sostanza inserire un determinato intere'ìse costituito nel contesto di una situazione legale, dare ad esso una rappresentanza operante, premere in nome di esso sul potere o nel potere. 386
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