Volontà - anno XIX- n.7 - luglio 1966

struzione pubblica diceva in un discorso. « Alcune scuole rurali furono chiuse perchè una sola finestra non poteva essere sufficiente a tutto l'ambiente sco– lastico. Alcune scuole sono contigue all'ospedale e ricevono l'aria delle camere degli ammalati. In 27 scuole della provincia di Lerida la raccolta delle immon-! dizie si fa in prossimità delle aule, nello stesso corridoio della scuola. Nelle ~!tre provincie su 429 scuole, 400 mancano d'acqua ». Un ispettore deJl'inscgnar mento p,·imario diceva parlando delle scuole di Barcellona: « Le condizioni igieniche de11e scuole sono una prova della grande negligenza che regna nello insegnamento ufficiale. Nel corso di un anno, nelle chiese spagole si spende un milione e cinquecento mlla lire sterline per i ceri e l'incenso, questa cifra. rnppres~nla un po' meno la somma stanziata per l'istruzione pubblica in Spagna». La <t Escucla Espagnola » del luglio 1907 dava i seguenti dati poco edificanti: « Vi sono in Spagna 24 mila scuole statali "senza luce nè ventilazione". Ogni anno vi sono 50 mila fanciulli che muoiono di malattie contratte in queste scuole non igieniche ». LA SCUOLA MODERNA Nel 1901, con l'eredità lasciatagli da una sua allieva, signorina Meunier, Fr-rrer fonda a Barcellona la prima Scuola Moderna col seguente programma: 1( La norma direttiva di questa "Scuola Moderna" è di procurare a tutti i mezz.i possibili per favorire l'evoluzione progressiva dell'infanzia, evitando e combattendo le forze ataviche di regresso. Nè dogmi nè sistemi aprloristict che limitano la vitalità all'estrinsecazione delle esigenze di una società che è elci tutto transitoria e non definitiva, nluna remora di quelle chei il passato oppone all'avanzarsi franco e deciso dell'avvenire. Ma invece soltanto soluzioni provate dai fatli, teorie accettate dalla rab'lone, verità confermate dalla evlden-. za; in questo consiste lo spirito del nostro insegnamento. La missione dell~ " Scuola Moderna " consiste nel far si che i fanclulll ad essa affidati diventino pcrso11e istruite, veritiere giuste e libere da ogni pregiudizio. Perciò sostituire l'insegnamento delle scienze naturali a quello dogmatico. Essa cerca di provo– care svolgere e dirigere le attitudini pro1>rie di ogni alunno. Di modo che si elevi il valore individuale. E questo faccia elevare proporzionalmente il valci:e della collettività. Ciò sarebbe impossibile seguendo i metodi della vecchia pedagogia dogmatica e violenta alla quale occorre sostituire la pedagogia scien. tifica che aspira a formare intelligenze libere, responsabili, atte a vivere neDd sviluppo di tutte le facoltà umane ». Evidentemente un programma chiaro, at– t ivistico, fondato sulla ragione, sulla scienza e sulla libertà che risente della prob!cma1ica delle « scuole nuove» in pieno svolgimento allora in Europa e in America. Tuttnvia la « Scuola Moderna» che s'ispirava all'ideale pedagogico della tradizione libertaria, doveva avere dei grandi sviluppi. Nel 1905 le scuole mo– derne raggiungeranno in Spagna il numero di quaranta. Ad esse si ispirarono 3JIJ'e scuole cd altre, di contenuto laicista, ne esistevano prima che Ferrer ini• 409

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