Volontà - anno XIX- n.7 - luglio 1966
si trattava ancora di accertamenti. La il modo di propagarsi del verme. La man. profilassi si effettuò infine, in\"cce che con cama di cessi e la ristreteu.a degli am• il sale, con lo spargimento di latte e di bienti nei quali sono alloggiate inter.t e calce al 20% sui fondi delle due miniere, numerose famlglie, costringono gli inqui. mentre per la cura degli infetti si scelse lini a deporre le loro deiezioni all'aperto, il timolo. Per giustificare l'abbandono del ciò elle i maschi ed i bambini fauno di– me1odo proposto dal Manoul'rìez e dal rettamente, mentre le donne si servono Perroncito si parlò, basandosi appunto di w1 vaso che volta per 110/1<1 viene s11uo- sullc esperienze fotte nelle zolfare del Ce. raro sulla pubblica t•fo. le feci e le uow1 senale, di una ipotetica maggiore eftìcacb eventualmeme co111ew11e vengono gene- della calce e sopratutto del fotto che 11 ralmente distrutte dai 11wiali, dalle galli- cloruro di sodio rendeva il suolo delle ne. e dai cani ra11(lagi e famelici prove• gallerie sdrucciole\"ole ed i cristalli feri. nienti dalle campagne. A parte ciò, d'in– ,,ano i piedi degli operai (e le scarpe?); verno le basse temverawre e le piogf!e ciò sebbene la fornitura di calce non fos- 11011 favoriscono lo sviluppo delle larve e se facile, mentre il sale sarebbe stato ab d'estate i vrocessi di decomposizione, le bondantc e a buon mercato. Agli amma alte temperawre e l'azione diretta del so- lati in cura furono forniti latte e carne le ostacolato considerevolmente lo svilup- in scatola • u rinforzu • dicevano gli opc• po delle uova! Per quanto poi manchi ogni rai): alimenti benvenuti per degli organi• abitudine e mezzo di pulizia, 11011 si av. smi che e anche a presci11dere dalle conse. verat10 nei paesi quei contatti direlli con g11e11zedell'm1cl1ilosto111iasi, 11e avevano la fanghiglia e l(i polvere della strada che sicuramente bisogno•· sono inevitabili in una minir.ra: il maP,- Ma tulle le disposizioni igieniche prese gior numero (l'infetti dei paesi è sinroma. contemporaneamente all'azione profilatti. ticamente dato dai bambini che sono ca e terapica (fra l'altro botti con solu- sempre meno vestiti (come i minatori) e zioni salate per lavarsi mani e piedi) '>Ì scald • - scrive il Di Giovanni alle pa– urlarono ad ostacoli di carattere educati- gine J80 e 181 della 'ìUa opera pubblica– vo, alle abitudini primiti\'c di una popola. ta nel 1918. zione le cui case ignoravano i cessi. Un Non esistono pubblicazioni recenti sulla esame dei familiari operai delle due mi• situazione dell'anchilostomiasi in Sicilia, niere dimostrò che la percentuale di in- ma nel 1963 potc\'amo leggere nei • Qua– fezionc era del 2,6% alla Tallarita (con- derni della Nutrizione• (editi a cura del- iro il 58% fra gli operai) e del 2,2% alla l'Istituto Nazion.ilc della Nutrizione e sot• Cozzodisi (contro il 37% Ira gli operai). 10 gli auspici del Consigho Nazionale deL • Il problema dell'at1cl1ilostomiasi rima. le Ricerche): e E' 11010clte le ir.festazion; ne q11i11dipraticamente limitato alle sole parassitarie (ascaridiosi, anchilostomiasi, miniere ed ai soli operai che con queste amebiasi ecc.) sono ancora relativamente hanno dirello contatto. Pm co11oscendn co1111minella popolazione infantile della le pessime condizioni igieniche nelle quali provincia [di Messina] e che la loro in-· vivono le famiglie degli operai. che con• flucnza sui bisog111 m1trit.io11ali dei sog• ducono la loro esistenza iii ruguri, la cw gelli in via di accresci111c1110 è t11t1'altro dipenclem.a immediata è la stradt1, 11011 che trascurabile•- può sorprendere la limitatissima di!Tusio• In Calabria, dove l'anchilostomiasi è e– ne dell'anchilostomiasi elle è tale solo per sclush•amente aaricola, legata cioè alla 400
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