Volontà - anno XIX- n.6 - giugno 1966
to lo sono le altre delle precedenti categorie ... Bisogna dire che il 75% di tutti i reati contro la persona sono sos!anzialmcnte diretti contro i beni altrui. Dunque questi reati dovranno logicamente sparire il giorno in cui cesserà di esistere la proprietà privnta ... ., "' ...Sono forse scomparsi i crimìnali in di. pendenza di pene severe? Forse che gli assassini sono diminuiti in seguito alle pene comminate:? Colui che vuole uccidere per vendetta o per passione non bada alle conseguenze del suo delitto ... "· Kropotkin, così come i suoi predecessori, accctt:-1 delle regole, nei rapporli lra gli uomini, l'obbligazione cioè di osservare un contratto liberamente ac– cettato. N:: «La conquisla del pane», ad esempio, egli si sofferma a lungo sulle obiezioni e sulle critiche falle a questo proposito sul comunismo-anarchico. Bi– sogna dire che, nelle sue risposte, Kropotkin si dimostra innam.itutto un uma– nista che crede più nell'amore degli uomini anzichè nella forza della logic.:t. Egli ha certamente ragione quando afferma che "coloro che non vorranno lavorare saranno una minoranza, una picco– lissima minoranza "· Infatli. prima di pensare ad una loro punizione, bisognerebbe sapere la pre– cisa ragione del loro rifiuto a lavorare, gio.cchè, prima di potere studiare le cause e poi di pot~rlc eliminare, la recidiva nell'inazione ed, in generale, il rifiulo di ac– .cetlare una certa disciplina, di sottomettersi ad una decisione collettiva, possono essere delle manifestazioni possibili anche nella migliore e più perfetta collct• tività. Bisogna dunque pc1· ciò ritenere che non possa esistere alcuna situazione sociale la qu.:tle non :1bbia possibilità di evitare i refrattari e le preoccupazioni che ne derivano? In quest') caso non resterà nient'allro alb società - qualun– que essa sia - che scacciare gli indisciplinati. Ma questo atteggiamento è una grave punizione, anche se noi accettiamo che qu~sta persona è indegna. E ine• vitabilmentc sorge un dubbio: colui che viene scacciato dalla comunità trove– rà un luogo migliore per vivere? Bisogna quindi considerare dell'altro. V - TUCKER E GLI INDIVIDUALISTI Nelle sue costruzioni filosofiche, Tucker segue gli insegnamenti di Stirner e di Proudhon: del primo prende il principio della sovranità assoluta dell'indi· viduo e nel secondo cerca i metodi attraverso i quali auspica di mutare la so– cietà attuale in società libera, poggiata sui principi degli accordi individuali. Come ogni individualista, Tucker respinge categoricamente ogni organiz. zazionc imposta. E partendo da ciò, critica nspramente lo Stato: « Lo Stato è il più grande criminale dei nostri tempi. Le sue azioni non hanno il compito di difendere l'essenziale, cioè l'individuo, ma al contrario dì limitarlo, di opprimo.!rlo, di attaccarlo». Tuckcr critica con forza tulli i monopoli: il governo, e le classi che lo di– fendono, la moneta, le Jcggi. Egli oppone ai monopoli il principio d'una concor• renza illimitata: 338
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