Volontà - anno XIX- n.4 - aprile 1966

"SOVIETSKY BOURJOUY,, «Sovictsky hourJouy!». «Borghesi sovietici!». Sussultammo. Non troppo lon– tano da noi, sul marciapiede della Sadova'ia, a Mosca, un donna attempata, che si trovava tra la folla, mostrava il pugno :11\nZiss ufficiale che passava veloce-– mente, preceduta dal suono delle sirene cb\la polizia. «E poi - osservò la nostra guida - che cosa può provare ciò contro il regime?» Jn effetti, niente. Jn tutti i paesi del mondo infatti, limouslncs ufficiali in~ tcrrompono la circolazione, e quella chissà che non accompagnasse un persona~ gio di grande importanza chiamato d'urgenza per risolvere un compito delica 4 to. Poco importa: come i poeti sono «una voce per coloro che non hanno voce», può darsi che questa donna altempata gridasse per migliaia di altre persone: ad esempio per quei contadini umili e povrri come lei, che avevo visto qualche gior– no prima m un ministero, addossati contro un muro, con i loro berrrtti in mano, immutati da quando Chckov li ha così im.-norlalati, attendendo che gli Dei si degnassero accorgersi della loro presenza: gli Dei, vale a dire i burocrati con tanto di pancia e di barbe radicali che stavano ridendo e si felicitavano fra loro nei corridoi. Ma oggi, sono convinto, che quella donna gridasse anche per i poe• ti, suoi fratelli. Poichè nel processo Siniavski - strappategli i suoi orpelli giu– diziari, geltatelo sulla tavola d'autopsia, sezionatelo come un cadavere di Rem– brandt - riconoscerete l'eterno contrasto del borghese e del poeta. Meuiamo pu1·c da parte l'ipocrisia, giacchè non v'è niente di più risibile delle proteste delle anime pure che, in casa loro, condannc1no con facilità i giudici alla Ca5'amayor ( l): oh! Creonti di tulti i paesi come volate precipitosamente in soc.. corso di Antigone quando ella non è della vostra razza! Ma di questo processo, di questo verdetto, di questo disagio che voi provate, non potrete disfarvene, o comunisti di Francia e d'altrovc, ricorrendo s1::mpliccmentc o. una dialetlica del disgelo, rammaricandovi soltanto che, inve..:e di due o tre gradi circa, Siniavski e Daniel siano stati giudicati al disotto di zero. Quello che siete obbligati a guar– dare in faccia, non sono dei giudici mal destalinizzati, bensì la vecchia attrice dalle innumeii trasforma;,ioni che ora ha fatto la sua ricomparsa tulla azzima• ta alla sbarra di Mosca. E' questa che siete obbligati a guardare in faccia: la borghesia eternamente rinascente sotto differenti maschere. Questa, la vecchia puttana dell'Ordine stabilito che non consente di essere contestata. Il processo di Mosca non è la Rivoluzione che giudica dei traditori, è la borghesia che pu• nisce la rivolta. Quanto al regime non ha grande importanza: la borghesia ha cambiato di nome, ecco tutto. Qui da noi si çhiama i! Danaro, laggiù essa si chia• ma la Funzione. Come tanti altri, ho letto anch'io il primo libro di Siniavski. Mi è bastata la (I) Pseudonimo del consigliere giudice Fus1er, che è slalo in questi giorni dimesso dalle sue funzioni, per a\·cre manifestato auraverso uno serino apparso sul quotidiano Le Monde, i propri dubbi sul procedimento dell'inchiesta giudiziaria e sul su.lcidio di Figon dcll'aflarc Dcn Barka. 196

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