Volontà - anno XIX- n.4 - aprile 1966

lui. Come nel Congo, se ci fossero degli anarchici, sarebbero senz'altro dalla parte di coloro che insorgono contro il colonialismo. B.: - Però i compagni che stanno in Florida non hanno fatto la stessa cosa nei confronti del movimento cubano; il quale tutto sommato perlomeno è an– timperialista e sta lottJ.ndo per una sua indipendenza nazionale. Noi - forti di un internazionalismo e di una mancanza di s;cnso della nazionalità, che poi è mancanza di senso della storia - abbiamo finito per trascurare queste cose e scagliarci contro qualche cosa eh(' si eleva, anche se su basi che sono abba– stanza sbagliate. li nazionalismo cubano come sentimento, come moto per una certa azione sociaic è negativo, perchè non può essere 13 sola molla. D'altra pnrtc questa gente si muove, e il primo obiettivo che abbiamo visto raggiung:re è quello di essersi sganciati, perlomeno parzialmente, dalla dipendenza dal capitalismo nord_ americano. E.' chiaro che noi dobbiamo fare i bilanci giorno per giorno; i con– sunti\'i li faranno :-iltri, dopa dicci, venti anni. Però l'anarchismo preferisce non imnegnarsi nel giudizio; e nel dubbio si a'itiene o addirillura qualche volta eccede, e scomunica perchè non può prevedere gli sviluppi futuri. Un anarchi• smo che non si compromette, è in una posizione molto facile; però in realtà diventa obie11ivamente un nemico di questi movimenti di liberazione. Questa è la realtà negativa dell'anarchismo. Se si fa il parallelo è lo stesso discorso che tenevamo a proposito del sinda– calbmo. Siccome è difficile vede1·e dove il sindacalismo andrà - poichè per sua na1ura è un movimenlo che si colloca nell'interno di una società quale è, pur avendo all'inta:rno dei fc1menti che tendono a realiu.are un altro lipo di società - noi lo rinneghiamo. Però l'anarchismo vive in quell'ambiente e ogni rivendicazione clivè-nta rivoluzionaria quando ..::sce dai c:moni prestabiliti, dallo status quo. L'anarchismo cosa ha fatto nel dubbio di tutti questi ragionamenti, pcrchè tcme\'a cli compromettere la propria purcaa ideologica (che non esiste, pcrchè la purezza ideologica è qualche cosa di astratto, al cli fuori di qualsiasi realtà, da quella sociale a quella politica a quella umana, ccc.)? Si è assoluta– mente disinteressato Jel problema. AJlora si è. visto l'abbandono di uno di quelli che io prima ho chiamato cordoni omb:licali; nel caso dei compagni della Florida è un n.llro cordone om– belicale che li poteva cangi.ungere con un popolo in movimento. Prima si dice– v.:t, mollo giustamente: l'anarchismo ha bisogno di una situa7Jonc nuova, fluida, in cui il valore delle idee e il peso delle strutture che si sono stratificate sotto il peso di una tradizione secolare. soprattutto µer l'ac~cttazione della gente; se qu:!sle strutture sono rimosse, allora l'anarchismo ha tutta la sua crTer\'escenza, tutto il suo valore costrulli\'O, come un fermento cre:i.tore. Bene, se l'anarchismo non app1-olì11a di questi ambienti, moti, situazioni, quando l'anarchismo sarà qualcosa che possa dare il meglio cli sè? Non certo in una società di tipo anglosassone, non è certo una società nord· curopza, dove tutto è tanto rigidamente prestabilito, che ogni passo costituisce l'c\'aSione da una regola; l'anarchismo, essendo fatto dagli anarchici, cioè da 211

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