Volontà - anno XIX- n.4 - aprile 1966

parte delle masse operaie. Nello stesso parfito comunista, che è ancora il partito più caserma che vi sia, si è rivelata una corrente sindacalista di marca rivolu– zionaria, in quanto vorrebbero che la politica del PC anzichè ispirarsi alle ri– forme politiche o all'azione ministeriale, si sviluppasse nell'azione di classe, nell'azione sindacale della massa, traesse di lì i suoi prograrr.mi , la sua forza di rinnovamento. Può essere un'utopia che questo si affermi, però il fatto che si siano manifestate tali correnti è già qualcosa, anche perchè questo avviene pu– re nei partiti socialisti e persino nel partito democristiano. Anzi, sia detto per inciso, oggi l'opinione pubblica è talmente abituata alla mentalità gerarchica e a voler essere governata, che è rimasta delusa dallo spettacolo offerto dal parla– mento per l'elezione del presidente; che è stato invece il segno di un principio di intelligenza nella nostra classe politica. Il fatto che il partito democristiano, invece di votare compatto il suo candidato, abbia protratto e provocato quegli incidenti, vuol dire che nel partito democristiano c'è qualcosa di buono; se in– vece era disciplinato e agli ordini della sua direzione, s2.rebbe stato un partito destinato al fallimento politico. L'anarchismo può diventare una forza; ma non una forza che si sviluppi dall'attuale movimento anarchico come un piccolo corpo politico; una forza che avrà nuovi uomini quando lo 5faldamento dei blocchi avrà dato luogo ad una nuova situazione sociale, in cui i problemi internazionali, di guerra e di alleanze militari, saranno passati in sec-ondo ordine e verranno in primo priano i problemi interni delle società nazionali. C.: - Nel 1962 c'erano ancora tanti compagni: adesso dove sono andati? Ognu– no semina dove si trova; questi individui, se c'erano due anni fa, ci devono es– sere ancora; io penso che si siano moltiplicati, non diminuiti. Chi lo sa se qualche compagno non abbia attirato a sè qualche altro compagno attraverso la sua azione? D.: - Ci sono dei gntppi che esistono, ma sono a sè, non si legano al movimen– to anarchico. pur dichiarandosi anarchici. Sono passato una volta da via Brera e ho visto dei manifesti murali firmati «gli anarchici dell'accademia di Brera». Non mi risulta che vi siano :rnarchici, eppure ci sono, fanno dei manifestini e avranno qualche attività nell'interno della scuola. A.: - Io ho visto un manifesto contro le menzogne della stampa sui fatti del Congo, firmato «i giovani anarchici», veramente bello (ma non so chi siano); era ciclostilato e appiccicato ai muri di piazza Fontana. B.: - Ammettiamo che sia vero quello che dite, io n0n ho la possibilità di con– trollare se questi compagni esistono e fanno un certo tipo di lavoro. Ammet– tiamolo: ma allora viene fuori un altro problema, al1ora esiste una frattura fra il movimento anarchico vivente e il movimento anarchico ufficiale; perchè se prendiamo i pochi organi di stampa del movimento anarchico italiano di tutto questo non c'è segno: della realtà vivente in cui operano questi gruppi anarchici o presunti tali, non se ne ha traccia. Noi continuiamo a propinare co me materiale di propaganda e di introduzione, alle nostre idee delle cose che 207

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