Volontà - anno XIX- n.3 - marzo 1966
Giacché non bisogna lasciarsi ingannare dalle belle «frasi» dei libri, dei gior• nali, dei discorsi: necessa,;o, invece, stare ai fatti per rendersi conto che i dirit· ti dd bambino sono totalmente ignorati. Si verificano, per es., se pur di rado, suicidi di fanciulli: da notare subito il diverso comportamento della società se si tratti del suiciilio di un ragazzo piuttosto che di un adulto, Se un adulto si .to– glie la vita, si apre un'inchiesta, si procede al ~opra luogo della polizia, si fanr no interrogatori, sorgono sospetli. .. si giunge perfino all'arresto di qualcuno dei familiari. Invece, quando si uccide un bambino, la cui sorte è, senza confronto più di quella degli adulti dipendente dalle persone con le quali convive, anzi che è alla loro mercé in tulio ~ per tullo, poichè non ha la possibilità di andarsene da un ambiente detestato, nè cli difendersi da chi lo maltratti, non ci si cura neppure di sapere come siano andate le cose: un buon compianto per quelli, che sono considerati « per tradizione» amorosi genitori, pone fine all'incidente, senza che nessuna possibile responsabilità (e talvolta anche gravissima) da parte degli adulti, nella disgrazia, sia presa in considerazione: il figlio è considerato, in ultima analisi, «proprietà» dei parenti, e il costume non permette di interfe– rire nella vita familiare. Così anche gli incidenti di cui sono vittime i fanciulli non sono mai perse– guiti, neppur.:: quando non sì possa far a meno di ravvisarvi colpevole negligen– za e trascuranza da parte dei genitori. Sono arsi vivi tre bambini nel rogo di una casa, mentre padre e madre sono fuori per assistere ad uno spettacolo: tutti si affannano e si preoccupano dello «choc» elci «poveri genitori» e li circondano cli cure. Altri bambini muoiono sof– focati dal fumo di una stufa che funziona male, mentre i genitori sono intenti a f~steggiare il sorgere del nuovo anno con la cena notturna. I giornali si affret– tano a pubblkue la foto della madre che segue le bare dei figli, ricoperta di ve– li neri: immagine molto commovente davvero! Ma ben diversa sarcbbz la sorte di un'infermiera, il cui abbandono di un invalido, affidato alla sua custodia, fosse causa di incidente mortale! Quando si !ratta di bambini, invece, nessuno chiama in causa i colpevoli. Giacchè in una società com~ la nostra, fondata sul diritto del più forte e sul conseguente autoritarismo domestico, gli adulti han. no sempre ragione. Così, nonostante tutti i provvedimenti (sulla carta), conti• nua io sf:-uuamento del lavoro dei fanciulli, come ben si rileva dagli episodi non raramente messi in luce dalla stampa quotidiana. Una volta è un bambino di dieci anni che ha la mano definitivamente maciullata da una macchina (1963): un'altra, nel crollo di una villetta in costruzione, trova la morte sotto le macerie un muratore dit... dodici anni! (1964). Annualmente i pastorelli vengono affittati per la stagione con un sistema analogo a quello delle mandrie. Sono casi limite, si potrà oss-~rvare, e perciò non frequenti. Bisogna, però, tener presente che, per uno che si scopre, ve ne sono almeno dicci che rimangono nascosti. Naturalmen· te non è facile venir a sapere la fine di questi drammi, giacché non S!)no questi i processi che divertono il pubblico ,e che procurano vaste tirature ai giornali! Ma si può presumere che tutto finisca al più con una multa per il datore di la– voro, e con un sussidio che ripaghi il danno dei ....genitori! 134
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