Volontà - anno XIX- n.3 - marzo 1966

molata dallo stesso mefistofelico sorriso del caustico accademico bal- 7.a fuori in tutta la sua nudità ... come Venere dalla schiuma de] 1~are ! E se è vero, come è vero, che «il f;ne giustifica i mezzi» nel tempo– rale potere e nello spirituale», possiamo aggiungere ancora che il bi– nomio: «Stato-Chiesa)) è costituito da due fattori inscindibili, tra loro uniti dalla biunivoca relazione della reciproca solidarietà (o mutuo appoggio), senza della quale ciascun termine resterebbe annullato. Ed è proprio in ciò la consistenza dell'indissolubilità del... mercimo– nio! e( ••• fanno sì (i principi cristiani) che tutti( ....), anche coloro che governano i popoli, riconoscano la libertà dovuta alla religione la quale, oltre allo scopo fondamentale di condurre le anime all'eterna salvezza, ha anche quello di tutelare e proteggere i fondamenti stessi dello Stato"· Enciclica di papa Pacelli (Pio XII) di fine luglio 1950 dal titolo: « Summi maeroris », (parte seconda)! Annaspare nel vago e nell'indistinto col paralogismo religioso o col pa~adigma politico, è stato e sarà sempre la tragica farsa per in– gannare «le turbe senz'anima, dallo stomaco vuoto e dal cervello di sterco»! Così da secoli e da mmenni; perchè se la Chiesa imprigiona lo spi– rito, lo Stato mortifica la carne: La moglie alletta e seduce, il mari– to incatena e sottrae! Al bivio delle vie maestre l'erma bifronte fa bella mostra di sè ! Spesso l'ignaro viandante vi resta conquiso, ma poi ne paga lo scotto! Fatale, purtroppo, ma è così! Infatti il saggio Manù, gran sacerdote di Brahma, nel suo codice di norme, dopo di avere divisa la società in quattro caste - chiuse co– me prigioni - pone, per prima cosa, i brahmani al vertice della socie– tà e concede loro il massimo dei privilegi mentre impone al re (<diri– spettare le divinità del paese conquistato e con esse i loro sacerdoti; Ji apprendere i «Veda>) (libri sacri indiani) e praticare tutte le virtù di modestia, continenza e dominio di sè medesimo di cui sono capaci i brahmani ( nella machiavellica arte della simulazione e della dissi– milazione, evidentemente! n.d.a.); di go1•ernare col rispetto della giu– stizia ( !) e della legge ( !) tra cui quella di dare ai brahmani un posto di consiglieri della corona con tutti i privilegi, compreso quello per il brahmano di prendere tulio ciò che gli abbisogna, (cioè di appro– priarsi degli altrui beni!), pena la distruzione sua (del re), della sua 139

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