Volontà - anno XIX- n.1 - gennaio 1966

principali pcrchè uno diventa pederasta intimo e diverso che non il primo venuto». è che le sue prime esperienze sessuali lo non so q11ando una figlia sia tenera che sono quasi sempre le più forti e le o dura e non giudico il desiderio sessuale più care furono il contatto con una per- di una persona a seconda che mi sia stata sona dello stesso scs<:o. Così il giovanetto presentata o sia un tizio qualunque o sia del nostro esempio, sedotto da un pede-. un titolato, nè giudico tale suo desiderio rasta, può diventare pederasta egli stesso manìa o ghiribrz.z.o,esuberanza o ferme11- e rimane tale per tutta la vita, sforzan- to psicologico, ma, siccome sono affari dosi vanamente di redimersi e maledi- s11oi,li rispetto. Il tizio se prende e stu– cendo il giorno della sua caduta», pra coarta la libertà della tizia allora è lo penso che se i giovani potessero Ti- p11nibile, se invece la tizia è contenta, io beramente avere rapporti sessuati com- dico beati loro, perchè non sono padrone pleti con le giovani, senza pericolo di di mia figlia nè di altri e non mi sosf;. essere demmcfriti e arrestati tlagli adulti, ruisco nei voleri e nei desideri a mia fi– i pederasti non esisterebbero perchè le glia puchè per me non c'è niente di ma– energie sessuali avrebbero uno sfogo nor. le quando un uomo o 11nadonna, o due male. Se ciò nonostante ve ne fossero donne, o due uomini, di qualsiasi etti, ancora biso~nerebbe trovnnte 1a causa hanno dei rapporti sessuali, di ogni Jle• nell'ed11cazione familiare o scotastica o nere. Non ci trovo niente di male perchè at massimo in qualche disfttnzione gllian- non credo in Dio, perd1è rispetto la liber- dolare. In quanto al senso di colpa de( tà degli altri, perd1è se nelt'atto sessuale pederasta che vt1ole redimersi datla ca- c'è consenso e amore ogni intervento proi– dufa, penso che noi non dovremmo di- bitorio è a11toritario e condannabile. l sprezzare il pederasta ma trattarlo come figli si amano e si rispetta la loro perso- persona nomtale se con la forza non nalìtà e non li si obbliga a masltlrbarsi obbliga altri. Non penso che un'esperien- percflè ai genitori o agli altri non piac~ za omosessuale possa far diventare pede- che facciano diversamente. rasta se poi vi sono donne con le quali Leggiamo a pag. 600: « L'innocenza non accoppiarsi. Redimersi dalla caduta: orsiì è una parola. E sebbene nè io nè nessu- m1csto è 1111 linguaggio da seminario! no possa dire quando sia esattamente Leggiamo 'a pag. (i()(): « Se avete una fi. l'età di abbandonare un'abitudine o di izliola, tenera ancora, e vi arriva un tizio assumerne un'altra, non v'è però dubbio qualunque che per mania o ghiribizzo, o che colla m:inia moderna di tutto allar- r,er sfogare certa sua esuberanza o certo $fare e di tutto accellerare, si sta sempre fermento psicologico suo, ve 1a prende più accorciando l'età dell'innocenza». e ve la stupra, gli direte voi forse che in li contrario di innocenza è colpevolet.• nome della libertà buon pro gli faccia. za. e dove non vi è cotpa non vi è inno- che, contenta lei. la fanciulla, contenti cenza. quintli lasciamo agU interessati tulli? Saprete dire a voi stessi, che. se stabilire q11andn sia il momento di la– soffrite e ve la prendete, è solo perchè sciare l'abitudine della castità e di as.m– <;iete un autoritario o vi immaginate di mere quella dell'eterosessualità; non è avere sopra vostra figlia dei diritti che una mania moderna quella dei giovani di non avete? Evidentemente se si hanno volere la libertà sessuale ma di tutti i dei figlioli è per amarli in un modo più tempi come è di sempre l'autoritarismo 51

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