Volontà - anno XIX- n.1 - gennaio 1966

sull'uguaglianza è senz'altro possibile, e per quanto enormi siaoo i suoi problemi di vita, non sarnnno ,nai i problemi drammatici e irri– solubili del capitalismo statale e privato. Non è possibile bollare di primitivismo questa tenace aspirazione all'eguaglianza che non potrà essere estirpala dal cuore umano se non con la sua realizzazione: essa è diventata più attuale e realizzabile con gli strumenti della tecnica moderna. Si fanno oggidì statistiche sulla fame del mondo e sulle ricchezze del mondo e sulle sue capacità pro– duttive ecc. Quanto sarebbe più facile rendere operanti queste statisti– che liberando lo scambio dei beni e del lavoro dall'ipoteca politica e commerciale! TIpassaggio dalla società utilitaria alla società etica, dal– la solitudine e dall'angoscia dell'uomo particolare alla gioia di vivere dell'uomo universale non è irrealizznbile: occorre però rovesciare le strutture capitaliste ed autoritarie. Ma questa è l'assenza del sociali– smo: che altro può essere il socialismo se non è questo? E cosa aspettano a darsi un altro nome tutti coloro che vogliono altre cose? E' urgente richiamare la coscienza dei popoli sulla possibi– lità di realizzare l'uguaglianza fra gli uomini. Bisogna ricreare questa coscienza rivoluzionaria che è coscienza di una nuova possibilità di vita. Non è un sogno da custodire nel segreto dei cuori o nelle urne dei morti: è una sintesi di vita che illumina anche i problemi più im– mediati. Se le lotte operaie in Italia fossero rianimate da spirito el!,ualita– rio e solidaristico, riuscirebbero a sbloccare la situazione Ol!.giimpri– gionata da false alternative. Tra un riformismo incapace di riforme perchè aggiogato alla logica capitalista ed un rivoluzionarismo incapa– ce di azione rivoluzionaria perchè aggiogato alla ragione di stato, Te masse operaie subiscono immobilizzate l'egemonia e la politica padro– nale. Ad esse si propone o la rinuncia unitaria della politica dei redditi o le rivendicazioni separate di alcune categorie maggiormente integra– te nel sistema. Alla programmazione capitalista, lo spirito di eguaglianza che fu sempre l'espressione più genuina delle battaglie operaie, opporrebbe rivendicazioni unitarie senza differenziazioni, in difesa dell'occupazio– ne e del minimo vitale. E' la sola risposta logica che il popolo può dare alla società dello scandalo, del parassitismo e degli sperperi. La dife– sa. del diritto all'esistenza, non per un giusto salario - perchè il sala– rio sarà sempre la prostituzione del lavoro - ma per la sua abolizione; llOn per lo stato giusto, perchè lo stato sarà sempre la morte dell'uo- 1110, 111n ner la società di tutti senza centri di potere. Con buona pace per la libertà degli affari e per i ricercatori di governi buoni. ALBERTO MORONI 3

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