Volontà - anno XIX- n.1 - gennaio 1966
tese verità assolute sono sempre fune– ste e reazionarie, poichè sono contra– rie al pensiero, il quale aspira all'iJ!i– mitato e non tollera l'essere imprigio– nato nella camicia di fo17.a dei dogmi. Ogni idea, compreso l'anarchismo, può convertirsi in dogmatica se non sa rin– novarsi. TI nome, o l'etichetta, per se stessa, non offre alcuna garanzia con– tro l'ossificazione ideologica e la scle– rosi del pensiero. E' per questo cht' Net t lau si doleva che tanti compagni fossero soddisfatti dcll'anarcocomunl– smo, invece di esaminare reiteratamen– te le idee acquisite e di cercare nuovi sentieri, evitando cosl l'intorpidimento mentale. • T migliori credevano in Kropotkin come gli altri in Marx - ml scrisse in un3 certa occasione meditando su cose del passato, - e perfino uu Eliseo Re. clus apvariva loro sospetto. E su que– sto Kropotkin aveva tmo spirito molto più ampio e giudizioso di quanto Po– tevano averne i suoi ammiratori, e il vero ostacolo era rappresentato dalla buona ge11teche non conosceva di lui c1,e qualche opuscolo, col quale baga– glio intellettuale era suflicente per ri– mmciare, per il resto della loro vita, a pensare a sè stessi, esattamente co– me i marxisti o i credenti nella Bib– bia•· Nessuna idea, nessun movimento ideologico sfuggirà a questa sorte se non esaminiamo incess:mtemente noi stessi, allargando il nostro campo di vista dottrinale, rendendoci edotti di tulle le nuove conquiste del pensiero, e, con questo, scoprire nuovi orizzon– ti. Pcrchè è preferibile commettere de– gli errori anzichè rinunciare al pro- p1 io pensiero. Ogni ~baglio può esi,erc rcllificat<.: dall'csp<>ricnza; per il pcn– °'i:.-ro ~1nchilo~ato r.on e' è rimedio. Nc~suna cono')ccn7a nuova ha un ve– ro valore se non si compenetra con l:l coscienza dell'uomo e se non ~ia utile per la collettività in generale. Co– sl, secondo Nettlau, la pensavano tutti i pensatori del secolo XVII, gli enciclo– pedisti francesi ed i filosofi liberali e sociologhi d'Inghilterra. Per questo as– salirono, con l'ascia della loro critica, tulle le concezioni tradizionali, e, at– tenti sempre a dare al pensiero umano un logico punto di partenza, cercava– no affannosamente gli alvei del pro– gresso negli interessi della società nel– l'insieme. Agli stessi fini erano rivoltt' le ansie dei precursori del socialismo, la ragione per la quale insistevano sul carattere etico delle loro aspirazioni. Ancora non si pensava ai concetti a– strati d~lla clac;se. razza o na1ione, giacchè si sentivano vincolati al gene– re umano in generale, il quale era ne– cessario elevare moralmente e cultura]. mente ,1ffinchè si compenetrasse col so– cialismo. Allora erano d'accordo con Gustavo Landauer quando diceva: « li socialismo è la tendenza degU uomini cli volontà solidale onde creare cose nuove per amore verso un ideale•· Questo modo di pensare cambiò pil'1 tardi, quando l'evoluzione intellettuale si concentrò. con ritmo crescente, sul– la scicn7,a applicata e sulla tecnica, e quando molti degli cc;ponenti di que– sta evoluzione perdettero di vic;ta i valori etici e quelli della società vi,;ti collettivamente. Cosl si rese auj!uc;to il progresso in generale, riducendosi primordialmcnle alle sfere della tecni– ca e alla industria, cd eliminando, gra– dualmente, dalle aspirazioni progressi- 33
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