Volontà - anno XIX- n.1 - gennaio 1966
gono di alcun potere per imporre ie loro particolari concezioni agli altri, l'cffe110 di esse non sarà mai fune.sto come avviene, al contrario, nel mondo della poli1ica, dove la coazione e la \'iolem.a continuano a dorrùnare e do– ve l'intolleranza verso l'opinione allrni ha forza di legge. Al servitore della scienza, per quanto possa essere in– fluenzalo dalle dottrine autoritarie, non resta nl1ro ricorso che quello di difen– dere le sue idee con le armi della lo– gica e della discussione, tollerando l'OP– posizionc da qualunque parte essa pro– veng.1. Qualsiasi altra condotta è in– concepibile. Una dittatura nell.1 scienza è tanlo inimmaginabile come ne1l'artc, nella letteratura, o in qualsiasi altro campo del pensiero umano. Una teoria scientifica o una scuola artistica sorgono, sovente, da detenni– nate correnti contemporanee e arriva– no ad avere un'influenza poderosa; ma non possono soppiantare le tendenze rivali con la for.ta e debbono porsi din– nanzi ad esse su un piano di uguaglian– za. Nessuna teoria scientifica rappre– senta l'intera scienza, nessuna scuola artistica può presumere di abbraccia– re lotalmente l'arte. Ognuna di esse forma parte di un'ampia complesso, derivate dalle tendenze che lo integra– no. Ebbene uno stato in cui moltepli– ci t.::ndenzc e individui agiscano in coo· pcraziun,;:, al servizio di una finalità, u– -,ufrucnclo di uguali diritti, educa l'uo- 1110 alla tolleranza ed alla comprensio- 1H.:. In que.!.to ambiente di rispetto mu– tuo fra gh uomini, l'accordo libero e I<,solidarietà 5ono le basi della convi venza, così come la libera indagine e l'attività creatrice sono nTamcnte fon– t i del progresso. E che tale condizione debba produr- 26 re risultati identici, sia nella sfera e– conomica che in quella sociale, è una verità riconosciuta già da molti e com– provata da migliaia di associazioni e istituzioni in tutti i campi sociali. Non solo, ma spiega nello stesso tempa il perchè dati sistemi di potere, come la Chiesa e lo Stato, siano stati obbligati a fare, attraverso i secoli, contro il lo– ro desiderio, concessioni, dietro conces– sioni. Sono passati i tempi in cui il pen– siero umano si trovava completamente soggiogato da concetti teologici, poi– chè la Chiesa poteva imporre all'uomo le verità eterne della divina provviden– za mediante l'inquisizione ed il rogo. Tutti i grandi movimenti democratici e liberali contro il dispotismo dei prin– cipi, nei secoli XVII, XVIII e XIX, nacquero dalla necessità di maggior li– bertà economica e politica. Tutte le conquiste spirituali e sociali degli ul– timi tre secoli si ottennero non per– chè la Chiesa e lo Stato rinunciarono ai loro privilegi ed· al loro imperio, bensì furono dovute all'impulso irresi– ~tibile d':!ll'evoluzione universale della o-.iltura. Tutto quanto è stato scritto neJla Dichiarazione del Diritti dell'Uomo e nelle nuove costituzioni sin dal tempo della fine dell'assolutismo monarchico, si ispirò all'idea di dare basi solide a queste conquiste .sociali e politiche, per impedire qualsiasi retrocessione ad ere di schiavitù e d'intolleranza. Nel corso di quest.1 lotta, in molte occa– sioni venne dimostrato che lo Stato non era lo strumento appropriato per difendere i diriui conquistati dal po– polo. Verità che ormai era stata già riconosciuta dagli antesignani del libe– ralismo in Europa cd in America, i qua-
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