Volontà - anno XIX- n.1 - gennaio 1966

la mentalità del tipo umano abituato a dominare - che non scompariranno se non gradualmente. Così il dogma del– l'unità risorgo con differente etichetta ed i nuovi padroni del potere vengono facilment~ circondati dall'aureola del– l'infallibilità, fino a quando questa, a sua volta, impallidisce davanti a nuo– vi cambiamenti. E questo non si rife– risce soltanto alle Chiese ed agli Stati, ma ugualmente ai partili politici e mo– \limen1i sociali che credono di posse– dere I::,,verità assoluta• e pretendono di imporsi alle altre tendenze, anche se la storia dimostra che nessuna pre– tesa dj dominio illimitato sfuggì all'in– successo finale, provocando invariabil– mente una nuova reazione e disastrosi fallimenti, come oggi li vediamo in Russia. Qui, invece di acccuare l'idea per cui è la diversità dei fenomeni so– ciali quella che offre la miglior garan– zia di una prospera cooperazione di tutti, il bolscevismo, come i sistemi precedenti, non seppe fare altro che procurare una chimerica unità che, ne• mica dichiarata di ogni altra esperien– za, gli impedisce di distinguere la pa– glia dal grano. J procedimenti applicati fino ad ora - dice Ncttlau - corrispondono inte– ramente all'attuale mentalità dell' uo– mo, dominata dallo Stato e della reli– gione. Ogni Stato è esclusivista: tutto quanto esiste fuori del suo ambito ten– ,L a soggiogarlo, a sottomellerlo alla sua tutela, e, se è possibile, ad incor– porarlo. Ogni religione pretende di pos– sedere la verità indiscutibile, e quella che ~i Irova f.-.ori elci suo dogma non è altro che ignoranza ed eresia. Ogni nazione è la più nobile. In maniera a– naloga, ogni tendenza socialista è quel– la che rappresenta, nel suo criterio par- titista, la vera dottrin:1 e tattica rivo– luzionaria, e considera un dovere sacro l'imposizione delle stes5.e. 11 socialismo rimarrà sempre dentro questo circolo magico, che conduce a inutili dispute, a continui rancori o alla dittatura? Si deciderà a spezzare il sorlilegio? Da chi aspira sempre alla esclusività di u– na forma o cli un'allra, si può appena sperare una equa comprensione per le convinzioni altrui. L'intolleranza sarà la caratteristica principale del suo pen– siero e delle sue opere, per quanto par– li della libertà, la quale è inconcepibile senza tolleranza e diri110 uguali per tutti. li maggior progresso è stato rea– lizzato, precisamente, in quei terreni in cui il pensiero ottenne con successo di liberarsi dalla tutela esterna, rico– noscendo nella diversità. la condizione necessaria dei processi naturali. Men– tre, nelle altre sfere, lo spirito retro– grado, il pregiudizio e l'intolleranza continuano ad imperare, col risultato di chiudere il passo a qualsiasi nuova prospettiva di evoluzione. II principio è rnliclo non solt~nto per la ~dcnLa, m.aanche per lutti gli aspetti dell'arte e della lellcratura e per tutti i campi del pensiero indipendente e imparziale, oltre che per le innumere,. voli associazioni volontarie che, ciascu– na col suo modo cli essere, esistono una accanto all'altro. completandosi e sviluppandosi solidariamente, con spi– rito risolutamenlc contrario alla tiran– nia delle vecchie tradizioni e delle for– me immutabili. Anche i pensatori più indipendenti si 1rovano, senza alcun dubbio, esposti al pregiudizio ed alle influenze del medio ambiente sociale tanto che spesso si riflettono nelle lo– ro idee. Però, poichè nella loro sfera di attività questi pensatori non dispon- 25

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