Volontà - anno XVIII - n.11 - novembre 1965

Per il Malatesta (3). si può chiamare e simpatia, dl cui probabilmente i.I prl- anarchico • chiunque sia per l'abolizione mo fondamento deve ricercarsi nell'attra- del go,·crno e di ogni qualsiasi organo zlone sessuale• (106). coercitivo nella vita sociale• (pag. 40). Oues10, mentre nello s1esso tempo (l'al– • Noi crediamo, e per questo siamo :mar- ba del '900), Freud sfornava interminabili chici, che l'autorità non può rare nulla di e astrusi trattati sulla • sessuali là• (una buono• (76). .. Il movimento anarchico certa acutezza psicologica e la fissazione comincio come reazione contr-o lo spirito sulla questione sessuale resta oggi il con- di au1orl1à dominante nella società clvi- tributo secondario di Freud). le• (95). • Se fossimo au1ori1ari, prefcri- Di Malatesta bisogna dire ancora che remmo ancora l'autorità che inceppa e !.i resta scossi di fronte alla sua forte addolora la vila,. (97). • Anarchia signifì- sete di amore e solidarietà, e dal suo ca socict:'l organizzat.:1 senza autorità• : 1 ppcllo per la felicità e la fiducia in un (97). • L'l rivoluzione dovr:t distruggere rinnovamemo totale. tulle le fon.e repressive dello stato - e • E· una grande, profonda rivoluzione dO\•rà impedire la ricostituzione di uno morale e materiale che \'Ogliamo dctcr- stalo colle sue istituzioni autoritarie e i minare. (34). • E noi \'Ogliamo il progrcs- suoi organismi coerticivi • { 101). so massimo, la più grande felicità possi- Oue!-itc affermazioni ci colpiscono per bile per tutti quanti glì esseri umani• l'estensi, 1 ità che si dà al principio d'auto- (38). l"ità, e allo S1ato. Distruggere tutte le re- li metodo di lotta del Malates1a è l'u– prcssioni! - il messaggio dell'anarchismo nico possibile fino ad ora, e viene ccn– è chiaro. Non si ha alcuna paura della trato con modernit:t - anche se è idcali– libcra;,ione in tutte le sue fonnc, e del sia (ma dall'idealismo, dirò poi, nemme- crollo dei freni coercitivi. Per la prima no il scssualismo è uscito, nonostante i \'Olla, nella storia della nostra società suoi velletarismi): • dobbiamo lavorare in patriarcak, non ci si è spa,·cntati del mezzo alle masse per svegliare in esse lo • caos !-iessuale,. che avrebbe portalo il spirito di ri,,olla e Il desiderio e la spc- crollo dei freni inibitori. Non si parla ranza di una vita libera e felice• (l05). esplicitamente di sessualità, e questo mi (105). • Ciò che imporla è che il popolo, pare una gra,·e lacuna, e appunto in quc- gli uomini 1utti. perdano gli istinti, le a– sto parlarne sta tutta la no,•ità e l'im- bitudini pecorili, che la millenaria schia– porlanza del scssualismo. vitù ha loro ispirato cd apprendano a In quest'opera citata, Malatesta accen• pensare e agire liberamente. Ed è a que– na una sola volta espressamente alla scs• sta grande opera di liberazione morale su:llità, e lo fa con un'osservazione lumi- che gli anarchici debbono specialmente nosa che esce rivoluzionarmcnlc fuori dc- dedicarsi• (l01). • In conclusione, a mc gli schemi classici di scssualità-insocialità, sembra che nessun sistema possa essere quando accenna al • senso di solidadetà ,•itale e liberare realmente l'umanità dal• (3) Scritti scelti, ,ol. II (Ed. R. L. NaJX)li. 1954), I num.::ri tra parcntc~i indicano le pagin,:: ,1a11c quali J>ono J>tatc tratte le cilazioni con- tt:nu1c nel testo. l'atavico servaggio, se non è il frutto di una libera evoluzione. Le società umane nor, possono cssel'c la creaz.ione artificia– le di un uomo o di una sella• (116). • Sap– piamo eh€ l'essenziale, l'indiscutibilmentc 613

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