Volontà - anno XVIII - n.11 - novembre 1965

zionc sprovvista cli ogni comQ<lità, in condizioni precarie, e spesso nella più nera miseria. Ma il suo zelo inesauribile non lo 3bbandonò nemmeno allora e la maggior parte delle sue grandi opere sono scaL11ritc appunto in quegli anni pieni di penuria. Quando conobbi Nettla11 a Londra, ebbi occasione solamente di incontrarmi con lui di quando in quando, poichè il nostro tempo era scarso, e non era pos– sibile d'altronde fare in altro modo nelle sue brevi visite in Inghilterra. Tut– Hniia ebbe verso di mc una cena cleforcnz3, quando notò che avevo un grandis– simo interesse per i suoi lavori. Raccolsi pC'r lui, durante lunghi anni, tutti i giornali, le riviste cd altre edizioni anarchiche in lingua yidisc che si pubblica– vano in Inghilterra e negli Stati Uniti. In quegli anni viveva in permanenza in un albergo - Fortune Gate Terrace n. 36 - nella parte 001cl-occidentale di Lon– dra, dove aveva riunito una grande parte della sua gigantesca collezione di gior– nali, libri ed altre stampe. Ebbi li la prima occasione di conoscere, quanlUnque molto superficialmente, qucstn collezione unica cd estremamente di valore. Lo vidi pu1·e sovente nel domicilio osj)itale di Bernhard Kampffmeyer in Acton, dove era presente abitualmenlc Wilhclm Werner e alcuni altri amici. Soltanto quando il destino mi portò nuovamente in Germania dopo la prima guerra mondiale, ci avvicinammo ancor più e mantenemmo da allora una corrispondenza ininterrot– ta, sospesa solamente dalla invasione germanica in Obnda nel periodo della seconda guerra mondiale. Disgraziatamente la maggior parte delle sue lettere sono cadute in mano dei barbari «pardi• e probabilmen1c, come tante altre cose, furono distn.ttte. In questa corrispondenza erano discuss~ molte prospettive nuo– ve sul movimento e siccome non sempre aveni.mo la stess.i opinione, a\·cmmo pili di una discussione stimolante che mi fa doppiamente sentire la p'c!rclitadelle sue numerose lettere. Durante gli otto anni che precedettero la presa dì poter;! da parte di Hitler, Ncttlau arrivava quasi tutte le est.ili per alcuni mesi in Berlino e i giorni che potevamo pas~are insieme erano per me \·ere ore di fcMu. Poichè Ne1tlau era. nel trattare con gli 3mici intimi, 1..:ncompagno amabile, un carattere cavallere– sco, un pò romanticamente preclisposto, e uria magnifica personalità con un sen– so innato d'indipendenza, che non sopportava la minima coazione. Lo polè spe– rimentare in quel tempo il mio amico defunto dottor. M. A. Cohn, al quale ca– pitò questo curioso episodio: Cohn era giunto allora con sua moglie a Berlino e stabilì un incontro con Nculau a Monaco al fine di intendersi con lui circa la sua consistente collezione. la quale dav.i. allora molte preoccupazioni a Nettlau. Centinaia di casse erano st<1ted~tc in cu5toclia ad amici fedeli, allo scoppio della prima guerra mondiale, di Londra e di Par·igi. Puichè non aveva risorse di sorta e poichè, in conscucnza dcll'innazione, non rotcva affrontare la spesa del magaz– zinaggio, la collezione poteva essere s3lvata solo con l'intcn•cnto di qualche a– mico fornito di denaro, tra i quali c'era M. A. Cohn. lo avevo informato Cohn che Nettlau viveva in condizioni molto prec:trie e lo avevo pregato che lo libe– rasse dalla grande inquietudine per la sua collezione. Ma quando Cohn, che non "'lveva mai vis10 Nettlau, vide davanti a lui un uomo senza colletto, con la camicia rammendata, gli abiti tot3lmente lisi e le scarpe malconce, lo commosse in tal 655

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