Volontà - anno XVIII - n.11 - novembre 1965
nì, che ':;.:1ranno poi "li e:;poncnti nrn11• giori del movimento anarchico non solo italiano e francc:;c ma inlcma,ionale, il nostro aflincrn me"lio le sue idee e di– \·enne anarchico anche M! nei metodi di lotta si disiacchera in parie da alcuni di essi, cioc :;ara l'apologista scn,a restri– zione della propawanda deali atti indh·i– duali di ri,oll.i. Lo Schicchi -;cnza !>apcr– lo era un anarchico in potcn.ta , e il suo difensore, l'anarchico Pietro Cori, terrà a preci!>arc la po,;i1ionc del ribelle sici– liano al procc'i'iO g1;.1cilato. • Paolo Schicchi - dis<,,e Gori - anar– chico lo e, a con quel ,;uo temperamento isolano, bntt.:111licro e fone, in quel suo spil"ito ribelle ;1d ogni 1irnn11idc, con quel suo amore inlinito per la libertà e la giu– stizia'"· Di qudla, diciamo, conversione Schicchi ci darà nella sun autodifesa que– sta tcstimoniaiva ché non è una posi1io– ne puramente teorica: • Allora ero -.ocialista lcaali1ario. Cre– devo che coi meni lcijali e "raduali si potessero ottenei e le rh·cndica;,ioni socia– li, ma ben prc~IO do,elli com,nccrmi che solo rimedio ai mali profondi della socie– ta è la ri,olutionc ~odalc, pcrchc nella Francia repubblicana come altrove c'è chi ga, ·37.za nell'oro e chi crepa di fome •· Paolo Schicchi non ,·olcndo scrherc le ~,w memorie, che ci 3\ rebbcro dato una non comune le'itimoninnza storica del ..;uo pas!'..alo di m1htan1c anarchico, ci ha lasciato qualche ricordo delle sue passa– te loth: nd primo c,;ìlio parigino a con– tallo come abbiamo già accennato, di quel mondo ri,·olu,ionario anarchico fran– cese che tanta p:u1e ebbe ncali aV\'enl– mcnti dell'ullimJ. decade del secolo scor– ~o. Coclc~ti cenni li trovi.imo nelle ,:,\li– me due ~cric delle • Convcrtnzlonl Soclu, Il,._ Nel terio volurni.:tto co,ì illustrò l'nmbicnle in cui ,arti co!.trctto a vivere e che troverà molto congeniale al !.UO temperamento ed allo sviluppo delle ~uc nuo,·e idee: • Allora impenersarn l'antisemitismo di Eduardo Drumont e i comili contro gli eb1ei si sussegui,·ano seni.a trcaua. Al– cuni studenti uniti a degli operai d<..-ci– scro di parlare in con1rad11torio in !ali comizi, uno dei quali era presieduto dal nostro marchese De Narde annun,iato a suon di grancassa e con l.:i promessa di uno spettacolo eccezionale. Il noslro ijrttp. po inten·enne per il primo conducendo fra gli altri Luisa J\·lichel e Sa,e1 io Merli– no. Parlai io per primo cosi alla buona in francese e mollo meglio di mc parl:l rono gli indimenticabili compagni tuigi Gallcani, Saverio Mci lino c Lui!.a Mkhcl. E poichè io esposi con Carlo Ca11anco il giudizio sull'origine degli ebrei in Eu– ropa, un cretino, anarchico rinncg:'11O, mi interruppe dicendo: • Non sci tu fon;c un ebreo di fuor via venuto quì coi soldi di Ro1hschild?,. lo allora gli saltai addosso e col bastone gli spianai per bene le co– stole. Ques10 ru il SCinalc della mbchia generale nella quale il marche~ Dc Nar• dc ed il suo seguito le pres;!rO di ~anta ragione•· Ancora cosi prosegui nei ~uoi frammen– tari ricordi (nel quarto ,olumcllo uhimo della se.-ic): ... a Parigi non manca'"o mai di as– sistere alle lezioni di storia di E. La, iS!I-C quasi sempre insieme al compagno Luiy:i Galleani. In una di quc~lc lc,ioni il La– , isse parlò del Cabinct Noir di Luigi XIV che poi restò sollo i coronnti ,cnuti do– po, specialmente ~0110 i pcggiol'i, come Napoleone il Piccolo. Ricordo ché lo e Gigi Gallcani restammo !.balordili n 1ali narrazioni. E il Galleani commcntavr1: • E mai possibile che in un p.1csc civile po'i• 629
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