Volontà - anno XVIII - n.10 - ottobre 1965

Il tramonto del periodoeroico Questa trasformazione dell'anarchismo - che svolge 1·calmcntc un ruolo po– polare correlativo ai movimenti sociali del periodo - avviene fra contrasti e polemiche di violenza inaudita, scatenati dagli individualisti contro Errico Ma– latesta, che ha riconosciulo pubblicamente di avere erroneamente creduto, fino a Capolago, che tutti gli anarchici potessero marciare insieme, per il fatto che concordavano su formule generali. Ora, egli è cQnvinto che ciò non sia nè pos:si– bilc nè opportuno e che si debba invece costituire un'associazione uniforme, che tenga fuori i compagni appartenenti ad altre tendenze e con i quali non escluda la possibilità di accordi saltuari e di volia in volta definiti. Questo periodo (che va dalla fine del secolo scorso al primo dopoguerra) coincide altrcsì con il tramonto dell'epoca eroica, la rivoluzione che gli anarchi– ci credevano imminente si allontana realis1icamcnte dal loro orizzonte. Per quella numerosa schiera di anarchici che aderiscono al programma malatestia– no, essa si allontana nei limiti in cui, come fede, era stata determinata dalla tradizione risorgimcn1ale, dall'eccilazione prodoua dalla Comune di Parigi e in qualche modo dalla medc-~ima influenza di Michele Bakuniri; allri, :.os1ituiscono invece alla rcrtezz.1 <.!ella rivoluzione e alb convinzione della sua ncccssilà ba– sìi3re l'educazione, e cercano di realizzare la concezione che essi si fanno ..\e!l'a– narchismo, fuori dai sc11ticri fino allora battuti, cadendo a volte in evidenti c~a– generazioni. Ne risulta un panorama vario e composito di gruppi e di giornaletti 1.:hesi battono per le teorie neomaltusiane o per quelle naturiste, per la lotta :mtireligivsa o esclusivamente per quella :mtimilitaris1ica, per la dii fusione del– l'Esperanto o per il ritorno alla vita semplice; e c'è pure chi crede che tutto debba ridur~i alla propaganda contro l'alcoolif,mo o contro il tabacco. Comunque, tutti gli anarchici - particolarmente ora - considerano l'edu– cazione e l'istruzione come fattori detcrmmanti. Il bisogno rivoluzionario con• ~is1e innanzi tutto nel far nascere delle idee nella testa degli individui; giacchè la rivoluzione deve farsi negli uomini, prima ancora di realiaarsi nelle cose. Essa sarà vittoriosa e durevole nei suoi effetti nella misura in cui l'opera di cmancipazionc intellettuale e morale è st::ita la;gamentc diffusa Per cui i gn1p– pi sono nel medesimo tempo biblioteche circolanti, palestre di discussione e a volta scuole serali. In considerazione del ruolo data alla scuola dagli anarchici, le discussioni e le pubblicazioni di carattere pedagogico sonQ sempre più nume• rose; l'esperimento di scuola moderna razionalista che Francisco Ferrer y Guar• dia compie in Spagna è seb'llito con un interesse straordinario. In molti centri del nostro paese nascono per iniziativa .:li anarchici o di loro simpatizzanti le Università Popolari, che diventano vere palestre di educazione popolare con un proprio organo quindicinale di stampa, fondato e diretto dall'avv. Luigi Moli– nari. Nd campo sindacale gli anarchici ricevono un incoraggiamento dalla affer– mazione riscossa in Francia, nel congresso sindacale del 1897, dalla tendenza e dalla tattica anarchiche. Da quel momento, il numero dei compagni italiani che si occupano delle organiz.zazioni dei lavoratori aumenta, fino a diventare mag- 564

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