Volontà - anno XVIII - n.8-9 - agosto-settembre 1965
che oggi fanno p<1rte del nostro ordina• mcn10 economico. lnianto non dimentichiamo che Noma– dclfia è una comunità fondala sul lavoro, cd anche a rei:"imc di consumi liberi (2). Altri tasti? Sl, ma ora divaghiamo un poco dall'e– conomia per fc1·marci invece sull'ìi:,tiluto della famiglia. Nomadelfia è cara11eristica anche per la così detta "famiglia adottiva•: che. per varie ragioni, senz'altro sarà anche la famiglia del futuro. Sccon<lo non flQChi sociologhi la fami– glia del foturo sarà prc\•alcn1cmente co– sliluita non di parenli, ma di estranei. L'attuale famiglia è un istiluto antisocia. le. una scuola di disordine e specialmen– te di egoismi, di ipocrisia e di assoluti– smo. E' un microcosmo al di là dei cui confini all'individuo tutto appare indi(fe,. renle od os1ilc, e questo non pcrchè sia di suo gusto. ma solo per un meccanico istinto di ata,•ismo. Un esempio dell'egoismo, dell'iniquità, addirittura si potrebbe dire del canniba– lismo di questo tipo di famiglia, è quello per cui un padre. una madre, dovendo scegliere fra la salvezza di moltitudini di esseri umani e la salvezza sollanto di un loro congiunto, non esiterebbero un se– condo a dc.-cidcre perfino lo sterminio di 1u11a l'umanità, pur di salvare quel con– giunto. E quesla è la sociali1à? E' questo l'in– teresse proprio, nel rispet10 dell'in1ercssc gcncrnlc? La socialità non è facohati\•a, è obbli– gatoda. (2) Anche l'Italia è fondala ~ul 111\'oro (art. 1 dclln Costitu,ioncl, wlo che, per la noia fcdi:1111 al principio dello società a ro\'c!!Clo. logicamente risulta fondata sull'ozio ,. sul parassitismo. 534 Nè i briganteschi costumi di qu,'.!sto tipo di famiglia emergono sollanto nei casi estremi poichè in\'ecc essi dominano in tutti i casi, come quando si pretende che siano i nostri congiunti i piu merite\'oli, i più quotati, i più brillanti (o incom• presi) in ogni confronto, sicchè è su que– sta morale fatta di prcsu111uosili1, di e– goismi, di egocentrismi, che è fondata la giustizia di questa società. Dice Giovannino Papini nella " Storia di Cristo»: " L'ossequio ai parenti, il rin_ chiudersi nella tradiz.ionc e nella fami– glia, è un inciampa per I.I rinno\'az.ione del mondo. L'amore per tu11i gli uomini è qualcosa più dell'amore per quelli che ci hanno da10 la \ila; la !>ahat.ione di tutti gli uomini è infinitamente da prefe– rirsi al servizio della famiglia, falla di pochi. Sarebbe comodo amare soltanto i nostri, e di questo amore - spesso for– zato o finto - scn•irci come scusa per non \'Olere bene a nessun altro [ ...]. Chiun. quc vuol servire J"uni\'Crso con spirito unh·ersale, de\·e abbandonare e - se non basta - rinnegare gli affetti comuni,._ Signori, è inu1ile: certi affelli sono im– morali. Mentre la famiglia tradizionale - se– condo la teoria del " Dividi e impera,. - è 11110dei tanti espedienli politici o reli giosi per tenere divisa la società, la fa. miglia prevalentemente composta di e– stranei sarà certo un nuo,·o fattore di riassetto sociale. Se la propriclà pri\'ata <lhide la società, non meno la divide la famiglia tradizio– nale, che è una forma di prnpricth pri– vata. E se la famiglia non C la causa, è certamente per lo meno un cffeuo dcl– !'oclicrno caos sociale. Ed ora torniamo sull'economia.
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