Volontà - anno XVIII - n.8-9 - agosto-settembre 1965

Dunque, per una cillà cooperativa ci (Ma forse don Zeno nella sua buona re. \'Oghono mille chilometri quadrati: e cioè, dc credeva che • predicare• si potesse per esempio, qu~1lchc cosa come (od an- anche tradurre in • praticare•?) che meno) dell'isola di Rodi: mentre la Figuriamoci allora cosa sarebbe per un Sardegna conterrebbe un 24 citlà, e la Si_ mO\ imento sociale che intendesse fondare cilia 25. non • città dei ragazzi• ma • città di tuL Ma pcrchè in simili casi, come anche ti •, facendo q11indi sul scrio. \cdiamo nella let1cratura utopistica, si E infalti il problema è tutto qui: fare pensa prima alle isole? C'è forse l'istinto o oon fare sul serio, giacchè nel secondo di stare alla larga dai centri continentali, ca.so , pcrfet1amentc conforme alla ipocri– do\·c fra l'altro la rabbia con1ro queste sia tradizionale, i pericoli, ~e non evirnti, novità potrebbe essere più rerocc? sarebbero in oani modo indubbiamente Andiamo lontano: Australia, Madaaa- mollo minori. E, si, perchc, per gli anli- scar, ...Groenlandia, Giappone, capaci ri- progressisti, in fondo la soluzione \'era spcttirnmentc (cd almeno tcoricamcnle) s.11·ebbcche questi tasti non venissero mai di: 7700-590-2175-368 cittb.. neppure sfiorati. Tultavi:t per potere adeauatamentc ri- Ma, quali tasti? ._ponderc alle \·arie domande, SJX."Cic per quanto attiene alle opJ)Osi1.ioni del miso,. neismo ... il campo minuto lo dobbiamo '-Cnz'altro afrrontarc, per vedere cioè il pericolo di questi contrasti neali 1'mbien_ ti più conosciuti e propi:,i che, è come dire, ambienti i più reazionari: cosa che di conscgucn,a ci consente di restare ... anche in I1alia. Infatti, a:ib. per un'opera la quale non si proponc,·a nulla piu che l'assistenza /\ll'infanzia, non solo si scatenarono cri- 1ich<.> contro il • dcacnere • sacerdote, ma anche ,i rurono - come non 1utti sapran– no - addirittura delle persecu,ioni (I}. (Il Pero, • dtrla francamcn1c, M>Cto,·occ.non per nicn1c Nomadclfia fu ,n1csa C'Omc: una mi· nacc:ia da do,crsi. pret1pilo»mcn1c • .se non ~troncare (pcrchè cio per la pubblica opinione ~arebbc ~1:110 cruppo ~candolo~o) al!lleno clrco– scri,crc e imba,·agliare. con 1,,: pili furibonde cautele. Al1ro che assistcn,a all'mfan,ia • au,1nno ru- minato cer1uni! Prendiamo l'aboli7ionc della monela, come già abbiamo vislo ~ia pure part.ial– mentc, in Nomadelfia medesima. lmnrnai– natc qu:!le disastro (per finanzieri e com. paa:ni) in un mondo senLa cambiali, senza b.inche, senza le impalcature flnanL.iaric della pre'iente società? E qucslo è un semplice ~punto, menlrc ognuno potrebbe frugare un po' da sè· però. beninteso. non dimenticando le or– jlanizzazioni clandestine : falsificatori, spacciatori cli monete fabc, e rclMive at– treU~'\lurc. In soo;;;tanza questa aboli11one. o sem– plificazione, cqui,,arrebbc alla smobilita– .tione di centinaia di milioni di unità Ja. \Or:lti\"e (diretle e indirette) da adibire ad atthìlà produllive e quindi, per la conscjluente abbondanza, a con\'alidare e raffor1.are il regime dei consumi liberi, che è incompatibile con le restri1.ioni, le spilorcerie. le contabilità, le misura.doni lnfaui, polcva ehcn: un prclu<Ho capace di ~çatcnare trn'ondata di )pcrnn1l' e di offrire per strctla coercnw con la condi1lonc di toclclll, un ~aggio di benes~rc jcncr.ilc· e, però, in alla ro"escia do\c\a ~cnùaltro conlrn~tarc quella aperto co11fl1110con J'ordmamcn10 ufficiale, che minaccia di proart<SSO 533

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