Volontà - anno XVIII - n.8-9 - agosto-settembre 1965
l'amministrnlione g.:-ncrale, intendendo per cr,mministrazionc generale» tutto ciò che sia relativo a quanto comunemente viene chiamato potere legislativo e potere e~ccut1,o. E' stato già dimostrato che la legislazione non è un termine applicabile alla societ3. umana (4). Gli uomini non possono fare altro che sco. prire cd interpretare la legge; non esi~te un'autorità tanto grnndc che abbia Ja prerogativa di convertire in legge ciò che la giustizia immutabile cd astratta non abbia previamente consacrato come tal:. Tuttm·ia, può ammettersi che sia ne– cessaria un'autorità la quale sia facultata a proclamare Ql1ci principi generali che regolano i rapporti equitativi in ~cno alla comunità, nei cnsi in cui 1a sua d~cisionc sia indispensabile. Sul problema rguai dante la reale necesstà e por– tata di QllC~ta autorità rest~mo ancora da dire ulteriori argomenti. Il pot.;!re <.•.:ccutivo ~i esprime attraverso due funzioni ben distinte: attrav.:r~o hl. delibe– ra1ionc generale riguardante particoluri avvenimenti, come le dichiarazioni di guerra, la richiesta di pace, la fissazione di imposte, runzioni cioè che possono es– ~ere esplicate rd t>Scrcitate sia da singoli e sia da organi collegiali; cd auraver– so il comp1men10 di alcune funzioni particolari, come l'amministrazione cd il c-ont10ll0 finanziario, (;h.: non possono c.he essere esercito.te da una persona o cla un numero rido! to di persone Esaminando le diverse dislinzioni di auto1·i1à e considcrnnclo le persone alle quali debbono esse,..: aflìdate cktte div:.!rsc specie di autorità, non possiamo che adottare l'ordinaria classificazione delle forme governative: monarchia, aristo– crazia e democrazia. Di ciascuna cli queste forme di governo amdizz,~rcmo il va– lore elci rispettivi principi, dapprima in maniera generale, nel caFO che ognuno di essi cos1i1ubca il complesso clcll'amministr<-.zionc, e, successivamente, li esa– mineremo in maniera ?articolare, in quanto aspetti del governo quale sistema. A tu111 i dclii sistemi è comune il ra110 cli :i.flidarc le ramificazioni minori clelia ammnbtrn,ion~ ad agenti gerarchicamente subalterni. Occorre, infine, aggiungere che i meriti di dascuno dei sist..:mi indicati sono consid;!rati in senso negativo. l doveri sociali d~gli ucmini sono in dipendenza delle loro s1·cgolatezzc e sconsidcra:ezzc nell'ordine individuale. Se gli uomini non fosscr..:, imperre11i o se fossero conformati in moclo tale chz fosse possibile correggerli, a tempo debito, soltanto con In persuasione, la socierà cesserebbe dalle sue funlioni. Conse2uentcmcnte, la migliore clelle tre forme di governo ci– tate, con i loro rispettivi organismi, sarà quella che O$t:lcolerà di meno l'attività e l'applica✓.ione delle nostre facoltà intellelluali. Tenendo conto di questa verirà, ho pr~fenlo l'espressione ciMituzionc polirica•, anzichè quella e.li« governo•, con– siclerando chi.: la prìm:i. corrisponde meglio a qllella forma eh convivenza che gli uom1m ..,,daranno allorchè non a\'ranno più necessità dell'iml)Osizionc per di– rigere i loro :i.lii e per correggere i m:!mbri osiinati della società. CAPI J'OLO Il - L'EDUCAZIONE: EDUCAZIONE DI U PRINCIPE Consickriarno, innanzitullo, In monarchia e supponiamo che essa sia eredi– taria per -,ucc::ssione. ln questo caso abbbmo il particolare vantaggio cli occu- (-1) Libro lii, cap. V (in Volonl11, n. 8-9 del 1964). 517
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