Volontà - anno XVIII - n.8-9 - agosto-settembre 1965

831. OifoL11 così succederà con la teggc cosiddetta 831: si traila, stantio alla glossa d'lrn~rio, non di 831 leggi - per amor del cielo - ma di una sola, ispi– rata al gov:rno sul monte Sinai tra nembi e lampi, tutti questi da Dio sviali, tutti gli altn eia Dio tra\-iati. « Se il tuo fratello, o il tuo figlio, o la tua moglie che riposa sul luo seno (Mosè, consiglia piuttos10 di S\'cgliarla), o l'amico che tu ami come l'm1ima tua, ti vuol persuadere dicendoti {attenzione, per l'amor di Dio, eh 1 ): - Andiamo e serviamo allri dei, gli dei d:!lle altre nazioni (per Humc, se et.nesci un inglese, conosci pure tutti i frnncesi), non gli dar retta e ncn l'asc-olturc (se no, avviene la fine del mondo), il tuo occhio non lo risparmi (duro !d cccit: :i.to come Mosè), e tu iion nasconderlo. Denuncialo subilo (sì, al Sant'Utlizio del buon costume e, Mosè, alla Congregazione dell'indice), cd alza · p;.?r primo la mano contro di lui per ucciderlo (fetente, tròvati la fatica), e poi t• c!la mano ~utto il popolo (u~que tandem ...). Lo lapideranno cd egli morrJ. (at-.~tiahah ! il sad:co ha consumato), pcrchè ha cercato di staccartl dal tuo Si– gnore (stàccati, stàccati, figlio caro)». 11 INU)NTRO IMMAGINARIO CON BLACKMAN (su modello òcllc prediche gc– suiliche). - «Duemila annb? Scagnoao, ti ringalluzzi per duemila anni di storia sacra? Se tu sapessi quant'è dia\'olo il dia\'olo! Sarebbero pure la glori~l della çhicsa se la poYcra foglia dì faggio non andasse «dove naturalmente va la raglia di rosa e la foglia di alloro •. Non essere borioso, ché l'errore è n:olto più antico. Escrci1at1 al dub– bio, divora qualche autore all'indice, osserva il diritto e il rc..vescio: così im– parerai a criticare e a giudiczirc. Racimok•n:1i pure qualche doainalc conclu– sione, la verità mai, anche con altrui, scmprt: migliore intclligcma; anche se impie1,!hcrai duemila :lnni per capire - e non capirai - che elevi aspett =i.re la fin: e poi ti dirò. Se non puoi proprio aspettare, allon• ri\'olgiti al Vajont. - «Ancora i duemila anni»? E neppure Dio «può fare che il fallo non sia fallo». In primo luogo non è e– saua la cifra; in <;econ<lCluogo ti accordo tutti i \'enti secoli se non ti butti giù sminuendo i tuoi meriti a pro dello spirito santo: m'è tanto antipatica questa terza pcrsOn'l che non c'entra proprio, quanto m'è simpatico Pomponio Algieri. L:ggilo, calafa10; YCdi a chi facesti la pelle: «Ho trovato (chi lo crederebbe?) il miele nelle rauci del leone, un dolce ricetto nell'orrendo precl1>izio, la gioia nE>ll'ablsso, e nell'atro soggiorno della morte le più ridenti in11m1glnl della vita. La prigione senza follo è dura per Il colpevole, ma all'innocente è dolce, essa di– stilla Il nettare e la rugiada: è un luogo deserto e selvaggio, ma 1>cr me è una valle spaziosa, Il pili delizioso luogo della terra». - «Gralla Dei sum id quod sunu? S\· m~IÌ, tutto il contrario, perchè per OJX'ra tua Dio è lìnito com'è finito: uno e - oplà - trino, uomo e Dio infinito e chiesa, grnzia per chi vuoi tu, im- 509

RkJQdWJsaXNoZXIy