Volontà - anno XVIII - n.8-9 - agosto-settembre 1965
to necessariamente l'autodtà deve .;. H·rsarc il 1,uo peso, oppure, eufcmisti• camcntc, il suo benevolo paternalismo, 'it'mpre su di una classe che è dcstin.1- ta ad obbcoirc. Come panicolarc conseguen,.a di un ~011crraneo influsso sessuale, possiamo 0sservarc che anche se oggigiorno le donne hnnno qualche voce in capitolo negli affari pubblici e politici. le leggi, in tondo, 1,0110sempre manipolate dai maschi; e quindi inevitabilmcnlc, e '-ia pure inconsciamente, improntai.! dalla psicologia maschile. Gra\'are la pena giuridica, ad esempio, pili sull'a– dulterio commesso dalla donna che su quello commesso dall'uomo, è già u– na tipica imJJrOnla di tale psicologiJ.. Con qucqo non intendiamo certo di– re che un mntriarcato politico e giu– ridico snn:bbc migliore del potl!rc ma– ~chitc. E qui ha ragione Adll!r, quando !-OStienc che nella •Volontà di 1><>tcn– za », inc, itabilmente, è la sicureua della propria potenza personale che !-i so, r.ippanc all'istinto generale. Perciò am hc il -,enti mento femminile non da– rebbe -.icure gar.\nL.ie se il potere ~lo– , c..,se pas,;;arc inter.::ur.ente nelle •mc mani. Ma ha r:-igione pure Jung, quan– do ra comprendere che di solito solo in -.uperficic c1 siamo liberati eia tanti preg1ucliL.i,poichè l'• inconscio colletti– vo» ci til'ne spesso in suo potere nei recessi meno accesfibili anche ad una libera co,ci.:nza; e d'altra parle, sulla superficie c,ocialc, cene conquhte in un C"eflo-..!n~ possono pure essere dc. finite in termini di progresso, e tull.l• via conservano ancora l'inganno occul– to che ha oper.110 per tanti 1,ecoli, mu– tato ::.olo negli aspetti. E naturalmen– te. h:.1ragione anche Freud, se non al– tro per ~wcr posto, per primo, l'accento sulla parte più 01,cura e più sconccr– tanlc dell'animo umano. \V. Reich e Dc Marchi ampliano viep– piu gli orizzonti della psicologia; la loro opera è un bisluri psicologico che pene Ira a fondo e con sicurcaa nelle piaghe della società. Cerio che anche la loro • rivoluzione sessuale» come lult.! le cose migliori e che avrebbero il diritto di essere vi1oriosc, non può fare a meno di cviiarc gli m,1acoli rap– presentati dai circoli viL.i05-iche tal– H"lta sono propri anche delle stesse i– dee avanzate. E' naturale - anLi diremo prcssochè onio - che una ri•:olu1ione sessuale non può a,·ere molte <,pcranze se non è affiancata almeno cb un principio di rivoluzione mentale. Che tra scssua– lilà e intelligenza c1,is1ano dei rapporti runzionali, queslo lo 1,i può ritenere per certo ,anche se in buona parte ci "ono ancora ignoli. In un certo senso <.es-.ualità e inlelligcnza <,cmbrano due runzioni im'ersamenle proponionali; e un indi,•iduo •armonico» ..arcbbc il ri– ,ullato di un giusto equilibrio tra co– teste due energie, che indubbiamente <,Onofondamentali per la specie uma– na. Equilibrio che è is1in1h·o per le :1ltrc specie animali, mentre l'uomo se lo deve ritrovare, piuttosto pcnosa– mtnte, per mezzo clell'intclligen.m. Ed :rnche questa, in fondo, è energia in– <lc1c1·minata, che spcs'-o non si sa se c.ia cffeltiYamcnlc tale, cioè che non -,i ha llna sicura possibilità di compren. clerc quando si agisce intclligcntemen– tC"oppure stupidamente. Chi in buona rcdc di!i1,cnte dalle teo– rie sessualisle di W. Rcich e di Dc Mar– chi, forse obietterà che com1>0rtano par1icolari esagcnvioni cli concetti o di giudizi non in1cramcntc avallati da c<,p.:rienze scicntifìch<• e -.ociali. Oppu- 497
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