Volontà - anno XVIII - n.8-9 - agosto-settembre 1965

Le stes,;e riveudicaio11i operaie venivano trallate come questioni provvi,;orie e pura111e11teutilitarie e chi le cond11ce\'a con un impegno rhe andava al di là delle direttive bhmde del partilo era additato come provocatore al soldo della reazione. Nulla poteva essere sovrapposto alla ragio11e di stato di questo stremo socialis1110 che mortificava an– che la lona cli classe e le aspirazioni piit umili dei lavora10ri. Così pure ogni altra questione della società irnliana aveva 1m valore puramente strwnentale: la stessa mo11archia poteva essere accettata se le esi– ee11ze tatliche lo i1npo11eva110.Era l'epoca d'orn della tattica. che ve– niva applicata con una disciplina d'acciaio ed una logica imperforabi– le. Ad esse facevano risco11tro i furori teologici della chiesa e l'cmtico– rwmismo forseunato di marca mnericana che finivaHo f]er confermare le resi bolsceviche. Ouesto periodo di avvilimen10 di ogni valore wnano e sociale si µ,-01rasse per tulla l'epoca stalinista e della guerra fredda. Con la de– ~tali11iz.:,azio11e l'inizio della nuova politica di coesistenza, ve11nero hr11scame111e tolte le prrrogmivc di 11110 tale disciplina e di una tale loP,ica. Togliere ai dirigenti comunisti la prospelliva dell'urto fro111ale fra s1a1i socinlis1i e capitalisti, è stato come togliere dio ai preti, ve– ;1iva cioè a !llancare il 11ecessario potere di s11P,gestio11e per 111a111enere il loro ascendente sulle 111asse.Queslo è stato subito avt'l'rtito con a- 111arPu.adai nostri dirigenti comw1is1i che lta11110 accusato il colpo per bocca dello stesso Toçlialli ed ancorfl oggi, pur tula11a11dosi ai 11t10vi tempi, rizzano le orecchie ad ogni r11mnre di guerra sperando in un ritorno al l'ecchio clima. Le co11segue,,ze della svolta politica '1011 sono state immediate ma sono mMurme e co1Jli'11uwo a maturare lenwmeme, 11011 solo in cam– po comunista 111aanche in campo opposto. :l capitalismo italiano, al– le111a11do la disciplina a.Ile direttive americane, ha poslo in primo pia– no i 5flOi problemi di svecchiamento e di sviluppo eco110111icomentr.! i proletari i11comi11cia110a guardare alle loro questioni se11za gli oc– chiali deforrnanti degli ordini di parlito. Essendo escluso dalle mag– gioran:::e go,·ernntive e impostando una provagwula protestataria esso appare ancora il partito dalle posizioni politiche pili ava11z.ate ma le mas,;e l,a11110 dimostrato in più occasioni di sapersi 111twvere se11za at– tendere ordini. ti numero degli iscri!li si restrl/1p,e sempre più spe– cialmeHte in campo operaio e i suoi giova11i da11no seg11i di iniziativa e di critica che mellono a disagio i dirigenti. l.'11ltimo baluardo del partito ,;;0110 le co11s11ltazio11ie/e11orali. lì lulla la ca/°ica di 111alco11- tc11ro popolare, non avendo altro modo di esp1i111ersi, si riPersa nei voti a questo partito che i preti e i padroni dicono di detestare. E la nuova fisionomia del pari ito è app111110una fisionomia prevale11tc- 111enteele1torale. 451

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