Volontà - anno XVIII - n.8-9 - agosto-settembre 1965
che si 1ralla di 111w scelta i111enzazionale fra le democrazie occidenta– li alleare all'U.S.A. e i totalitarismi orientali alleali alla Russia. A pre– scindere dal/'a1111alescombussolamento della politica dei blocchi, non è /'alleanza o la proiezione del goFerno america110 che può garantire le lihertrì de111ocratiche. !11fa11ila politica estera di queste due poten– ze se111brail rovescio della loro situazione interna e me11tre il governo m11ericm10c.'te va111a in casa propria la liherrà democrarica è molte voi_ te i111e1110 a favorire colpi di mano reazionari, il governo russo - to– ui/itario i11 casa propria - è molte volte i111pegna10a sostenere nel mondo so/11zio11iparlamentari. Coloro che i11 llalia accel/ano /'abbraccio insidioso del partito ('/ericale, 110n dovrebbero. per la stessa ragione, disdegnare la mano 1esa dei comunisti. O che 11011 si mmnette la collabort;zione con i par– titi d,e per storia e dottrina sono in antitesi con la democrazia par– la111e11tare - ed allora devono essere esclusi anche i par1i1i di ispira– zione ed obbedienza callolica - o che ude collaborazione si a1111nette ed allora 11011 deve essere esclusa quella co, 01 umista. La sola esclusione può valere per i partiti di ispirazione fascista, essendo l'attuale repub– blica nata dalla lotta anlifascisto. Ma questo r111tico11111nis1110 di prani- 111aticadelle forze democratiche, V<t forse ricercato nella subordinazio– ne alla politica a111ericana che inibisce loro una maggior larghezza di 11wnovra politica. Comunismo ed anticonwnismo riassumono la men- 1.ogna politica in Italia e non lasciano alcun 111arginealla coerenza.. A noi il partito comunista non inreressa come problema di polizia e 1w1111ne1rn come problema elellorale o di eventuaii maggioranze go– vernative: a noi interessa per la. sua influenza preponderante sulla massa popolare più attiva e per la sua funzione deviatrice delle ener– gie rivolu-;.ionarie. Fin dal pri1110formarsi della resislenza, i giow111iche accorrevano sulle 111011tagne gli operai che lottavano nelle officine vedevano in esso il parli/o della ri110/11zio11e, della grande rivoluzione che in Rus– sia aveva falfo labula rasa di tulli i sistemi e tradizioni secolari. Di– sabituati al pensiero e alla critica, la loro volontà ri11oluzio11ariasi ri– mise nell'obhedienza a questo partito. E fu un'obbedienza tenace che non si lasciò scalfire dalle delusio– ni e e/alle rinunce politiche del dopoguerra. Per un popolo appena ri– destato all'esperienza politica, il co111unis1110 si presentava come una 1e11a_elia ideolo,çica che chiudeva nella sua morsa il dramma e/ella no– stra epoca. Poichè il socialismo era una realtà indiscussa dell'unione sovie1ica, la lotta di classe diFentava lolla diplo111a!ica o armata fra lo stato socialisu1 e gli stati capitalisti. Comhallere per il proletariato ronlro il capilalismo significava quindi obbedire al partito comunista, rappresentan1e in Italia dello stato sovietico. Ogni altm questione di virn o cli pensiero poteva essere risolta solamente dopo il grande urlo finale e la vittoria definitiva del socialis1110 nel 111011do. 450
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