Volontà - anno XVIII - n.8-9 - agosto-settembre 1965

della femminilità, che si muove a un livello diverso e più profondo dello schifo per il sesso. l'ho chiamato femminofobìa. Orientato da quçsto nuovo criterio, ho ritenuto che fosse urgente e interessante, attraverso un'inchiesta, fornire delle dimostrazioni precise. Ho formulato così delle domande, che non sono più concepite 'ie~ondo lo schema v.:cchio per dimosti-are che esiste Ja sessuofobia, ma secondo quello nuovo di mostrare la fondamentale opposi– zior.c che c'è tra istinto della mascolinità e femminilità. Que~ta opposizione è costituita dal famoso concetto dell'onore sessuale E l'inchiesta che ho condotto è appunto un'inchiesta sull"onorc. Per stabilire che cosa l'onore fosse, su che basi esso poggiasse, quali fossero le sue radici, ho pensato che fosse necessario interpellare direltamen1e gli irteressati, farli parlare, prendere il materiale da loro fornito cd accur::i.tamente e,;:u'linarlo. Le prime quatlro domande rigu.:udano i rapporti _sessuali degli uomini colle donne, e vorrebbero indagare quale è la posizione rispetto all'istinto sessuale del maschio e a quello della femmina. Le .òomande 5, 6, e 7, riguardano la cosiddetta omosessua– lità, per usare ancor.'.\ ur. vecchio termine, che chiariremo poi quanto sia errato. A questo punto si pcnsçrà: ma che cosa c'entr: :i.no queste domande in un'inchiesta suU'onore? lo dimostrerò poi come c'entrano, in qu.'.lnto servono a mostrare come la fcmminofobiri, l'opposiz.ione tra mascolinità e femminilità sia anche e soprattutto operante nei rnpporti sessuali tra due maschi. Inoltre queste domande servono per moslr:irc un altro fondamen13Je concello: la con:1essione stretta e potente che c'è tra concezione del!'onore, gelosia, e fuga dalla femminilità nel maschio, terrorismo Om.()sessuale. Le persone interrogate appnrtcngono tutte al ceto operaio, proletario e borghese. Mi sono limitato attunlmente solo a questo ceto, pcrchè ho pensato che i valori più tradizionali e quindi più roppresentativi del nucleo sociale di quest'amt_,iente, s1~no costituiti maggiormente da questo ceto. Quel che mi ha interessato maggiormente è stato di indagare non la società in trasformazione, di scgn;;trc le innovazioni, ma di studi.:ore la società nel suo nuck.,o arcaico, perchè è quest:\ società che ho interesse ad indagare, attr:werso la menialità dell'onore. Le persone intcrrogalG sono state scelte badando a un criterio fond3mentale per fornire da un numero esiguo di indi– vidui delle conclusioni valide per l'intera società: cioè la "'società", la "'110rmalità" degli individui, relativamente alla cu!tur3 che essi rappresentano. E' evidente che degli individui "insociali", «strani ... , avrebbero fornito dei valori culturali diversi da qu~lli del loro ambiente. Devo dire pure che avvicinare, interrogare questi individui è stata impresa molto an\ua. li più rlelle volte ha significato coprirsi di ridicolo agli occhi degli interrogati. E r.on sono stati pochi quelli che si sono rifiutati di .rispondere. Questa inchics1a s'è potuta fare grazie soprattutto all'aiuto che mi hanno dato amici presentandomi loro amici operai, e grazie a coloro che hanno voluto gentilmente cd amichevolmente ri– spC'nderc alle domande. Aggiungo che questa inchiesta rappresenta solo un lavoro propedeutico e non 481

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