Volontà - anno XVIII - n.8-9 - agosto-settembre 1965

(come amava egli farsi chiamare) e dai suoi lacchè di Maracav. on c'era nulla di vero per quanto ~i riferiva a questa Federazione Operaia del Vene~ zuela. Soltanto dopo la mgne del despota di La Mulera, avvenuta il 17 dicembre 1935 (6), sorse veramente un movimen– to sindaca1e~ne,1 ·Venezuela. Già tutti i paesi dell'lndoamerica avevano antici• pato questa necessità economico-socia– le, mentre il Venezuela, che pure era stato il più valoroso relativamente al– le guerre di indipendenza, doveva pur– troppo immettersi nel mi;>vimento o– peraio continentale con grande ritardo e ciò non consentì la presenza di un movimento sindacale nazionale con, ra– dice e base prcllamcntc classiste. A partire dal 1936, quindi, nasce, il sindacalismo nel paese e già nella sua prima manifestazione - lo sciopero dcli'! I giugno 1936 - riunisce più ca– ratrei-istichc politiche che operaie. La causa principale dello sci9pero dell'I I giugno fu l'introduzione di un progetto di Legge di ordine pubblico - conosciuta come « Ley Lara» (per• chè opera del Ministro degli Interni, dr. Alejandro Lara) - con la quale vc.nivano rist1·ette le libertà civili se– condo lo stile «gomecista», veniva le– galizzata l'irruzione della pQlizia nelle pubbliche riunioni e veniva codificato l'uso della sciabola per sciogliere le manifestazioni; inoltre, in base a que- (6) La Mukra era il luogo di or·i~ine di G6mez, nello S1a10 Tlichira. Volendo che si facesse un parallelo con Sim6n Bolivar, fece falsificare il certificato di nascita perché apparisse come nato un 24 luglio. Si narra anche ehr la sua morte, al'\'Cnuta secondo alcuni il 14 dicembre 1935, fu tenuta nascosta sino al 17 sucn:sSÌ\'O affinchè coincidesse con la morte del Llberlador. sta stessa legge, bisognava inviare al Ministero dell'Interno i nomi di quanti facevano parte delle organizzazioni po-– litiche, nonchè gli atti delle riunioni tenute; infine venivano proibite tutte quelle dQllrinc le quali, secondo il cri– terio del governo, potevano essere « assimilale al comunismo, all'anarchi- -smo,. etc. ». Lo sciopero durò sino al 13. Il go– verno aveva cercato di servirsi del Mi– nistro dell'Educazione, R6mulo Ga\le– gos, per far desistere gli scioperanti, ma senza alcuna conclusiQnc, giacchè la cessazione dello sciopero fu decisa dal Comitato apposito senza che si tra– vedessero risultati immediati. Lo stes– so R6mulo Betancourt, qualche tempo dopo, in uno scrillo pubblicato su ORVE (Organizaci6n Venezuelana) sot– tQlineava l'esistente contraddizione tra gli obiellivi di protcsta civica ed il prolungamento indefinito di essa (7). Un altro leader in vista della politica del Venezuela, J6vito Villalba, ritenne che la mancanza di effetti fu dovuta « alla mancanza di una linea unica rea– listica ed uniforme nell'azione dei par– titi». Tuuavia, lo storiog.-afo obiettivo può fissare nello sciopero dell'l 1 giugno l'i– niziq dd processo di democratizzazio– ne del paese, giacchè, ohre alla vota– zione cli una « Ley Lara» più moderata in senQ al governo, venne affrettata la discussione della Costituzione, vennero fissate le elezioni al 1937, venne decisa (7) • ... sbagliammo quando non lo fermammo nelle previste 24 ore; cl la$Clammo travolgere dalla marea della folla. Polchè non c'eravamo posti la questione del potere, polchè neuuno pensava ad abbattere il g◊\·erno. non furono date eo:ist>gnc rlvolul.ionarle e cosi ebbe- fine lo sclo;,cro prima dell'Intervento della polltla •· 473

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