Volontà - anno XVIII - n.8-9 - agosto-settembre 1965

iure il pen~iero rivolu1..ion::i.riodi questo sovversivo dalla parola un po' troppo ralegorica cd assoluta. Mi sembra utile rico:·d:: i.rc il brano essenziale di una lettera di Proudhon, in ri-;po~ta alla richiesta di collaborazione a lui rivolta eia Pierrc Laroussc, per il :.-uo Grand Dictionnaire: «Sono soddisfallo della vostra voce «anarchica,. ... Quando sarete alle vo– «ci Dio e Proprietà, aV\ 1 lsatemi. Vedrete che, con qualche parola di chia• «rimcnto, c"è qualcosa di diverso dal paradosso nelle seguenti frasi: Dieu, «c•e~t le mal et la Propriété c'est le voi, frasi per le quali mantengo il sen– so lelterale, senza che con questo io fantastichi di fare w, delitto della «fede in Dio, come ))ure di abolire la proprietà,.. Picrre Larousse, terminando la prefazione del suo «Dizionario» il 20 dicem- bri' 1865, soggiunge: i,il voto, in cerio qual modo testamentario, sarà religiosamente compiuto. «Ebbene si, o filosofo illustre, quando giungeremo a quelle due frasi tanto «1)erfidamente incomprese e che hanno sollevato moltissimi nemici contro «la lua memoria, cadranno tutte le tenebre accumulate ipocritamente». Però ormai in quel «Laroussc» si poteva lro,..ire :illa voce «anarchia» la de- finizione di Proudhon: «La no7Jone d'anarchia, in politica, è razionale e positiva quanto ncssun'aJ. «tra. Come l'uomo cerca la giustizia nell'uguaglianza, così la spcietà cerca «l'ordine nell'Anarchia». L'anarchia, per il nostro polemista, è ìnmmzitutto «una teoria sociale che J)Og!,ria sopra un'idea di contratto sostituita a quella d'autorità». Modello dei «go_ verni». l'anarchia prol1dhoniana esalta l'iniziativa «municipale» (sostituendola alla centralizzazione) la quale è una «organi7.zazione della società, in cui la politica resta assorbita dall'econo– «mia sociale ed il governo nell'amministrazione; in cui la giustizia com– «mutativa, estendendosi a tutti i fatti sociali e 1>roducendo tutte le sue «conseguenze, realiua l'ordine attraverso la stessa libertà e sostituisce «completamente il regime feudale goven1alivo, militare, che sono esprcs– «sioni della giuslizia distributiva». La vita di Proudhon è piena di esperienze significative, giacché esse daranno luogo a lunghe dissertazioni. riprese, sviluppate alla luce dei fatti. Esse reste– ranno valide più ddlz moltissime elucubrazioni fantastiche di quei filosofi rea– listi da salotto, in quant0 sono scaturite dalla \ila stessa. Proudhon, così come d'altra pane Bakunin, non sarà comunista, il che spie– ga quella disistima dell'uno e dell'altro per Carlo Marx. La professione di fede di Proudhon è la seguente: «assenza di padrone, cli sovrano, tale è la forma di governo alla quale ci «avviciniamo tutti i giorni e che l'abitudine di prendere l'onore per rego– «la e la sua volontà 1>er legge, ra sì che la guardlamo come il colmo del «disordine e come er 1 vrcssione del caos• (1). (Il ou·est-cc quc la Pro1>riété?, pag. 339. 460

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