Volontà - anno XVIII - n.8-9 - agosto-settembre 1965

c,~cn: ri..,lrctto =ill'esposizionc di :,isi..:– mi e ad una semplice critica in base alle idee ... ullc quali si è follo cader-..! la no,-1ra prcferenla, non cli rado per moti\'i indipcndcnli dalla ricerca del ,ero. Occorn: soprattullo 1encr prc– ,cnlt; eh~ b ~elezione delle idcolog1<.! t.' qualche co,a cli ben diverso dalla <,celta di abili, che viene fa110 più che at11·l) per a11irarc maggiorn1en1c gli sguardi delle altre persone. Essa dc– ,~ c-.<,C'rc!:iO!:itanLialmente un «parto ,;;pirituale• per il quale il docente ope– ra in qu:11ità di 111aia,di levatrice. Ciò e ..,,aio dello e ripetuto a riguardo del– r:n-,cgnamcnro socratico, di Socrate che ..,j occupava in particolar moclo (i lar pt1rtorire ideologicamente i suoi di– ,c.-poli :• ~uniglianza del rarto fì!lico aiutr\to da ,ua madre Fcnarete, e tul ti gli scolari •ono, o dovrebbero essere, <Il corrente di t:ilc cosa, ma, come ~,! <.,o]i10,clal «dire al fare c'è di mczlo il ma,·c•. Quasi ognuno è d'accordo che non ..,i può esser filosofi ad nor– mam convcntionis, come giustamente redarguì Schopenhauer nel -.uo intcrcs. ,;ante quanlo bilioso scrillo conlro i lìlosofi ca11eclratici, ma ... abbiamo og· gi un opportunismo che lascia cli gran lunga inclielro quello contro cui si af– fr.nnava il fìlosofo cli Danzica. Va qui notato che la filosofia ha così vasla portnla eia avere, come insegna io Sh.'!:i'>0Schopcnhnuer, troppi punti <li c-on1n110 con la vita pubblica e priva– ta, per la qual co'..a, facendone un me– '>l ic-rc. i ~cconcii fini prendono il ,o– pravvcnto '.'.ui pnmi e i cosiddclli fi– losofi ohcnlano parassiti della filoso– fia: e,.,i !li opoorranno quindi all'azio– n :- dei veri filosofi, congiurando con- 1 ro di loro e I ~1ccnclo , alcrc solo ci() che giova alla propria c;iusa. Poichè, arpena si I ratta cli gur\dagno, si giun– ve focilmellK, quando il ,anlaggio lo richieda, a imp1cca1·c ogn 1 basso mez– ,10, accordi, coalizioni e co!-.ì di segui– to, per dare adito a CO'.'>c fobc e rag– eiung;!rC così i proprii scopi mr1teriali. Ora, il prcscn1c regime in Jtalia, in cui la mano go,·crnativa ha forte pre– :,a sulle :i.ttivi1~ statali e, in panicola– rc modo, sulla educati,·a, i,:cidc con~i– c1c1C\'olmente sull'insegn.imento filoso– fice, nell~ unhc1.,ità, e quc<,10 in mod~ '.lssai più subJolo dì quando il timo– ne elci pensiero in Germania era m:i– novralo eia He3el e in Italia da Genti– le e cblla sua scuola. Se non altro He· rd e Gentile, filosofi s1atali, discuteva– no s.:riamente e ccrcn"ano di far va– lcn.: le loro lince cogit~ui,·c I ispe110 al– le altre, ma oggi non si tratta pili di '-i\·mplicc conformi~mo a ideologie fi– losofiche, bensì di conformbmo all'in– dirizzo polirico govcrnarho; di politica animala da spirito fa,1io!-.oe di libertà mcnlali coartate p.!r tenere in vira i– !:ilituti clericali e clof,?miche hanno fat- 10 il loro tempo. Tutto questo - concludiamo - col– loca in prima linea il ocprofcssore» ed in sottordine il «ricercatore» nel cam• po spcculati\O. Che si possa. stando così le cose, far piazza pulita di queste manovre ci sembra da escludere, gia::– chè l'ambiente corrotto ha fotto ccces. <;iva presa nel nostro paese: tuttavi,1, abbiamo l'impressione che le nostre parole non siano del lutto inutili, pur– chè corag2.iosamen1e proseguite in no– me della libertà di pcn<;iero. RE-\10 FEDI

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