Volontà - anno XVIII - n.7 - luglio 1965

Burhanzuso ed infle.~sib,le Bacchelli contimw · • Egli dice che Bakunin sacrificò tulto alla sua idea: io nego sia un merito, quando l'idea è sbagliata,._ Redimir a la humani1ad: ecco un'idea sbagliata che il fascismo non aveva falla sua. Ed a ql.U!StO punto ci viene ,I dub!>io che Arrigo Cajumi sia stato molto indulgente con Baccltelli, d1e, 11el 1951, dopo che i democratici resistenti al fascismo han,ro rivalutato l'umanita– rismo democratico, ribadisce i concetti sostenuti nella transatlantica del 1929. h1 chiave 011ti,marchica od antibok1miana, del resto, ogni licenza i'! permessa, e su q11cs10{ilo continua. - ( •··) Anche la sua polemica riusci\'a dun(luc troppo facile, in ultima analisi. • Di qucst~ r>Olcmica, e della parte storica che la dialettica di Bakunin, quale sti– molo causale ma non senz:i un hcghclianri (aswzia della ragio11e) ebbe nei primordi del socialismo in Italia, il mio romanzo è un ritratto fedele, anzi costituisce l'unica ({it1st1fìcti~io11e storica di quel singolari!>simn personaggio•- />i,'4 fortunato di .'1. Romano, storico e denigratore di Bakunin. Riccardo Bacche/li ro111a11~iere, l,a potuto scrù•ere mi r('manzo "storico" a livello dile1ta11tesco ed abba– stmrzn lt1cwmso anche per 1111 difetta11tl:!,C.\/enon s, scopra l'impeg110 strumentale, rea– ,-iona ..:·oe consen·atore della tesi su BaNtmin e sui ''primordi" del Socialismo in Italia. Pii', fortw1at,> dell'abatino rosso, al scrvit.io del pettegolezzo JJQ!itico dei circoli cul1u– r.1h dPlfo si11istra marxista italiana, c11i mm furono risparmiate le crit1clre sferzanti da P. C. Masi11i. Riccardo Bacclrefll contimia imperturbabile la sua polemica: "Ceno, per in1enclcrmi non bisogna credere che il buon Ncttlau sia uno "sto. rko'"! •· Nelle! lettera citata da Enrico Bassi. lo scrittore porta come fonte d'informazione storiLa E. Zoccoli, l'ex procur,uore del re che, secondo ima moda dei reazwnari del tempo passato, vedeva nell'mw.rch:smo e negli anarchici, w1'aherrazione del ~nsiero e dell'umanità. Ne1tlau, anch'egli citato come fonte swrica, sia pure marginale ed in "sospe/lo", non ha per Baccltell,, attr;buzion'! di "storico"; se mai fu tm "benemerito" • rac:x,glitor..: cli documenti e di curiosità. riguardanti il mondo Slrampalalo dei prim: :m~rc-hici ( ... ) quelli :'Interiori alla (propaganda dei fatti). · Dei cirnli ç/orici resta il 11rof . .4/fredo Angiotini col suo • Cinquant'anni di Socia– lismo in Italh • ed ogmmo che sfo aggiornato su studi e ricerche ulteriori può dire <1tumlo /cicunu~C'sia il libro scrilto nel 1903 hl çostanw, nel « Diavolo •. il romanziere non è preoccuptlfo della stona, qi4elfa documentala, e quando lo è si preoccupa di scegliere il "roma•izesco", clie esiste nella Horill medesima, per defon•wrlo o coglier/l'J sfaccelo dal contesto ongmale. I "giuoclli pirutecnici" della Baronato 11011 so110cntame11te un momento felice della \lita di Ba– kunm; ma 11011 si possono comprendere questi senza conoscere il resto, il p<1.ssatocioè di auesto gigm11e dello Rivol11:inne e1•ropea. l'er lo scrit1ore, Bakimin •· . pcrson~g-Gio fanta::.tìco egli può andar nelle mani di un fantastico. E' stato il meglio chf• potesse capitargli. E 10 storico riconosce cll'cgJj restò, per 11n capello e perchè era fortunato (sic), negli ultimissimi limiti della politica di una ceri a epoca: dal 1948al 1871•. ' Buona Vtmt11raper Bc.kw1i11, quindi, se dovo le fortunate circostm1ze della sua vit" è capitMo ili 111,moa Baccllelli! 441

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