Volontà - anno XVIII - n.7 - luglio 1965
.-:ia1iva e poter;! effettivo? Quale prova abbiamo noi di una concezione del so– cblismo che non sia quella della pim1ifìcazione accentrata? Quale prova abbia– mo noi di una tendenza alle cooperative di consumo, che sono tanto importan· fi pET controbilanciai·c le tendenze all'accentramento del controllo della pro– duzione? Quale prova possediamo che dimostri come in quelle indusll'ic, pcl' le quali l'argomento della mancanza di esperienza non· ha valore - quale l' « indu.5trici ,, dcli' educa7.ione - il controllo sia nelle mani dei lavoratori stessi oppure ir: quello delle comunità, anzichè nelle mani dei ministri del :mverno? Non si l'isponde a queste domande dicendo che Castro parla di um~nhmm o ~ioc:a ;;\ baseball. Queste sono domande che, come le precedenti, Dave Ddlingcr ha per lo piì.1 sorvolate. Anche se, ovviamente, io ho un'opinione in merito nlle risposte, queste domande non sono state poste a scopo soltanto retorico. Que~10 è il punto. lo sono perfeltamente disposto a credere che, attraver– so una sorprendente serie di circostan.-:e, esista a Cuba, un'Aristocrazia con com·inzioni egualitarie. Quel che non posso credere - e ritengo che nessuno seriamente creda - è che tale (relativamente) disinten·ssato governo possa p:.-rsistci·c indefinitamente. (Se fossi chiamato a difendere questa mia convin– zione mi appellerei alla storia delle unioni operaie, dei partiti politici rndicali, • ccc. Inoltre, proprio a questo punto sarebbe pertinente tutta la questione d ·11'.ibitudine nlla Facile Violenza). La questione fondamentale, quindi, da me posta nei suoi particolari, è questa: Quale struttura di potere si va creando? Sarà un socialismo libero, a controllo operaio oppure un socialismo burocra– tico, a pott.::rc amministrativo? Se esiste una terza a!1crnativa essa mi sfugge comple1amentc. Può scmbntrc che io abbia pregiudicato il peso delle alternative impiegan– do la brutta impressionabile pa.-ola « burncra1ico i•; ma è proprio l'assenza di burocra.-:ia che D;ive ri1icne caratteristica esclu~iva dello Stato cubano, cd il significato che io do alla parola «burocrazia» - significMo sul quale ritengo che egli dovrebbe concordare - è l'amministrazione dell'economia ad opera cli un funzionario socialmente alienato. Quando tale alienazione sarà più o meno compl:'la, il capitalismo di stato è raggiunto. So bene che attualmente il concetto di controllo•operaio (o controllo po– polare diretto, per me è 'stessa cosa) è vinuc1lrnentc scomparso dalle correnti cli pensiero socialista ed è diventato termine indicativo di politica sindacalista e anarchica; il che è come dire che soltanto un piccolo gruppo, cosiddelto « ~ettario » lo prende sul serio. Già. E' considerato settario! So purl! che l'industrializzazion~. la divisione internazionale del lavoro (per non parlar\.! della lotta internazionale per il potere), la complessa cooperazione dchic~ta dalla produzione moderna, il declinante numero di lavoratori addetti ~1!laproduzione primaria e l'accelerata .iutomazionc della produzione, rendono una burocrazia socialista seducente, evidentemente molto più pratica di quel che non sia l'esercizio del potere decentrato ciel popolo cli una società, e ciò specialmente quando lo stesso concetto cli lavoro impone un riesame. Ma la diffci·cnza Ira un Welfare State - non importa quanto egualitario possa essere - ed una società libertaria sta tutta nella questione della libertà e del pcterc. 398
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