Volontà - anno XVIII - n.7 - luglio 1965
chcricro ha ~criam~ntc indebolito, -.uppongo, l'equivalente cubano ddla 1radi• 1.ione comunal''-la-cor:tadina ~·hc in Russia (1917-1921) aveva dato vita ad una resbtenza anfr,ta1ali~1a (an.:irchica e populi::.ta social-ri\'oluzionuia) facendo di quetto movimento (cQm1: più tardi in Spagna) un aatcntico e pericoloso rivah.: tld bolscevismo. Si poi rcbbe pensare che l'indeboliml.!nto della solidarietà nei centri urbani e nei villaggi, <;e !al~ è il caso, sia st.:ito favorevole alla specie cli unit3 che Castro ha raggiunto, una unità in cui la p:.is<,ività della massa co~ti– tuisce un ing1·cclicn1c importante, nil1 importante fon,c dell'entusiasmo della gioventù. Ma lo spirito iibertario dl!' cubani è notorio. cd unito alle atlitudini nei confronti dclb vita - volontà di gioia e di svago - ~i <;arcbbe male accon• ciato con un regime comunista convenzionale. Il tiillppo dominante M.:mbn:t avere concscema clr.:lb storia dellc1 rigichtà burocrntic:-i e dottrin.:iria, ddl'intluen- 1.~1 corruttrice del potere, della gravità della frattura tra popolo e stato; i ~uoi componenti hc1nno cooperalo -- o concluso una tregua, sarebbe dillicilc dire quale - con lo ~1>irito potcmialmcntc turbok·nto d.;!ll'indipcndcnza e della li– bcr:~. 0...1elli cl·c erano pri;,ilegiati sono ma!contcnli e non di racto c~p~1triano; il senso di libera7ione e di importanza di ..:ui godono i po\'eri è ~,aio salvato dalla sua posizien<: geografica e dall'intervento delle <iue allc~nze; dalle tenta– zioni espansionistiche dei suoi ncmiçi; e dai suoi :1mici con la rifioritura mon– diale del n:.\zionalbmo di ,:ui la ste'>sa Cuba è un esempio. Tanto sulla basl' dei fatti evidenti quanto sul terreno generale della teoria, quando si tengano in conto le particobrilà circostanziali, io non \·edo ragione per dubitare sia della fondameniale benc\lolcnza del regime ..,ia della sincerità del ..,uo desiderio di rispcllare, istruire e guiclare le mas~·c. (Ma qucMe, non po~so e~imermi dal nolare, non sono virtù interamente pure). Non conosco nc~~una c!'nara analogia contemporanea. Il confronto con la Algeria post-frnncc~e non re~ge, perrhl.· t'cscrci10 di liberazione, per ci1arc un fatto, era una cosa assente in Cuba. Se i filosofi delle ~t::lto vogliono compren– der.:, possono incominchre dallo St:lto ideale di Platone, o di 1-legcl (ignorando i temi di burocrazia in qu~mw a qut'st'ul1imo). lnt';!ndo delucidare queslO ri• chiamo, ma prima voglio rendere in1elligibilc la dillìcoltà di interpretare uno St:ito possessore di un forte caratlcr<: organico, familiare, unitario e patrlolllco. A!')pli:arc i consueti criteri di libertà, quali b presenza di una opposiLionc po– litica, vuol dire applicare !e idee di clcmocrazia-ieoricn, cosa che non ha sen:so nel caso in esame. Se si acccttar,o le intenzioni socialiste, l'id1;ntità naziorwlc c l'Idea-Stato, se le dcci!,ioni prese dal regime (anche a proposito dei missili!) <,ono decisioni pratiche. fondnmentalmentc giudizi di c!Ticienza piulloSto clrn attnbuzioni di privilegi, e se si ha fiducia nella prornta integri1à del gruppo che prende le decisioni, perchè si dovrebbero \'Olere delle elezioni in cui, mc– dianlc la demagogb, degli sciocchi e degli inelli e; degli intriganti avidi di pri– vilegi potrebbero conquistare il potere? E Davc Delling.:r ha ragione, benchè frct1oloso, di dom,rnd:lrc se n0i prelencliomo che i cubani :siano solleciti ad in• vacare la libertà di M41mpa per coloro ch{' dimostrnno la loro ostili1t, verso il '>ocialismo ricorrendo ad una sfrenata specubzione polilira dell'invasione, del sabolélggio e dcll'a.:;sassinio. Da,·e <icivola sul problema della libertà per una 394
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