Volontà - anno XVIII - n.6 - giugno 1965
« ci di riconoscerlo, ribellarci alle sue esigenze ed esigere una piena au. « tonomia per noi stessi e per tutte le minoranze dissidenti. Dobbiamo « insomma restare in stato di ribellione effettiva o in potenza, e non po– « tendo vincere nel presente, preparare l'avvenire» (7). Si presentano quindi due questioni pratiche: le alleanze con le altre or– ganizzazioni e la formazione di associazioni con fini parlicolari. LE ALLEANZE PER LA RIVOLUZIONE L'interesse e la necessità delle alleanze sono riconosciuti da tulli: "Noi anarchici non possiamo fare la rivoluzione da soli, e non sarebbe « augurabile che la facessimo da soli» (Malatesta) (8). « Per fare la rivoluzione è necessario lavorare di comune accordo con « tutte le forze progressiste esistenti... senza per questo rinunciare al « nostro obiettivo specifico, restando ben uniti fra noi e disthtti dagli « altri per combattere in favore del nostro programma ... e in tutti i casi « per reclamare ed esigere, con la forza se è necessario, la nostra com– « pleta autonomia, i diritti e i mezzi di organizzarci come vogliamo e di « sperimentare i nostri metodi» (9). Vale a dire che le alleanze con altre minoranze rivoluzionarie non devono dar adito ad alcuna concessione su problemi tanto importanti come quelli re– lativi ai fini che gli anarchici si propongono, e, soprattutto, alla loro maniera di organizzarsi. Di qui la necessità di restare ben distinti dagli altri e ben uni– ti fra noi. Si può certamente dirlo anche in altra maniera comead esempio, lo dice Maria K.orn: « Noi abbiamo sempre ricercato l'alleanza di tutti coloro che intendono « fare la rivoluzione per abbattere la forza materiale del nemico comune, « ma nello stesso tempo abbiamo sempre altamente proclamato che que– « sta alleanza dovrà esistere per la durata dell'atto insurrezionale e che, « immediatamente dopo, e se è possibile e necessario anche durante l'ln,. « surrezjone stessa, dobbiamo cercare di reallzzare le nostre idee, oppo– « nendoci alla costituzione di qualunque governo e di qualunque centro « autoritario, spingendo le masse alla presa di possesso immediato di tut– « ti i mezz.i di produzione e di tutte le ricchezze sociali, e verso l'orga. « ni7.zazione diretta della nuova vita sociale, conformemente alla volontà « delle medesime masse, nelle singole località» ( 10). (7) - MALATESTA: • Organi:aazionc cd :inarchia •· (8) - MALATESTA, 1925. (9) - MALATESTA in ._Umanilà Nova•• 1920. (10) - MARIA KORN: • Relazione alla Conferenza dei Comunisti· anarchici russi di Londra del– l'Ottobre 1906. 335
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