Volontà - anno XVIII - n.5 - maggio 1965
« mente le opinioni per imporre una soluzione. C'è soltanto una soluzione: « lo scioglimento del gn1ppo ed il raggmppamento dei suol membri ». Maria Korn era forse un po' categorica, ma l'idea generale è, comunque, all'incirca quella. 11 voto in una organizwzionc ;1narchica può servire ad indi– care una soluzione, non deve imporla. Lo scioglimenlo, tuttavia, in caso di diver– genza, non è davvero fatale. Maria Korn ricorda anche che: « Se il dissidio sorge su una questione di principio, oppure sulla prepara• « zione di un !}tto che comporta una grande responsabilità, la soluzione « adottata è sempre obbll~atoria soltanto per coloro che l'hanno accettata « o che, comunque, sono d'accordo con essa. E' questo il principio fonda– « mentale d'una organizzazione am1rchica e non dobbiamo mai perderlo « di vista». « Prendiamo ancora l'esempio d'un partilo centralista: supponiamo che si « verifichi un cllssidio su qualche problema. Questa divergenza non verrà « appianata per effclto delJa disciplina, ma sarà semplicemente soffo. « cata. In effetti, la minoranza non ha la possihililà di esprimere la sua « opinione, e tutti i membri del partito, della maggioranza e della mino– « ranza, non avranno la possibilità di vedere come andrà a realizzarsi la « questione in pratica. Nello stesso tempo, questa divergenza si accentua « e conduce alle subdole lotte in Ieme ed ai cronici sfaceli. Il partito bada « soltanto all'unità esteriore e le due 11arti, invece di cercare un punto di « contatto e d'accordo, si distaccano ancora di più giacchè la questione « non viene realmente discussa» (7). Quindi, può dirsi che, se Maria Korn è stata forse categorica dicendo che, in un'organizzazione anarchica, non <;j deve votare su quistioni divergenti, lo è in mino1· mi5ura quando dice che il principio è cli non votare subito, ma di discutere prima il più possibile; il voto è in verità qualcosa a cui si deve ricor– rere come ultimo especlien1c in un'organizzazic,ne specifica. Poichè nessuno ci vieta di fare dei confronti anche con persone che non siano propriamente vicine alle vostre concezioni, è curioso rilevare quanto ha scritto un marxista come Lukacs: « Ogni tendenza o cllvergenza d'opinione teorica, deve, subito, trasformarsi « in questione d'organizzazione, se non vuole restare semplice teoria» (8). La discussione, cioè, deve in fondo materializzarsi sul piano dell'organiz- zazione pe1·chè si veda esattamente che cosa significa, diversamente sono di– scorsi inutili. Bisogna anche ricordare che, in un'organizzazione anarchica, i compo– nenti dei gruppi sono affini, e sarà sempre possibile ad una minoranza di rag– grupparsi e ad una divergenza di materializzarsi; mentre, nelle organizzazioni centralizzate, il problema delle minor;inze tradizionali è che esse sono mino– ranze dovunque, in tutte le suddivisioni dell'organizzazione e, di conseguenza, esse il più sovente non hanno nè <liritto, nè possibilità d'espressione. (7) • M. KORN: scrillo citato. (8) - Citazione tratta da IN Déclln de la l Intcrnatlonale di MIKLOS !\IOLNAR. 278
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