Volontà - anno XVIII - n.3 - marzo 1965

aveva denunciato 500.0IXJlire, invece di 14 milioni. L'Istituto delle Figlie di Sapienza ha presentato denuncia per 1.432.000; accertati 12 milioni e 50() mila,. (3). Da LA PROCELLARIA LA CASSA E GLI SPICCIOLI « I.a Cassa per il Mezzogiorno ht1 recentemente stanziato, per una serie di opere p11bbliche da eseguirsi in Calabria, l'importo di L. J.083.813.388:nè dodici lire in più., nè otto lire in meno. Ma lo spacco del cappello in tre, guardate, amici lettori, come prosegue co11 disinvoltura ed orgogliosa sicureua nella ripar1i1io11e di detta somma alle province calabresi: L. 872.101.673 a Catanzaro: L. 71. 386.625 a Cosenza; Lire 40.325.090 a Reggio. Così in 11110 stanziamento dell'ordine di miliardi non si subiscono arrotondamenti 11e111111eno di 88 lire! Ma che dico: nemmeno di due o tre lirette [... ] « fil base a quali criteri abbiano potllto poi stabilire così categoricamente, a ca,r pe!lo, le somme da destinarsi ai vari ponti, acq11edotti, strade (che come si sa non sono generi a prezzo fìsso sul mercato), è un mistero. Forse si ricordavano di quei due contadini di paese, i quali, dovendosi spartire un maiafe, esigevano che il 111acel– laio, chiamato alla bisogna, si adoperasse per scrupolo d'imparzialità a spaccare in due, lungo la linea di demarcazione tracciata, non solo il gruppo, ma anche la e~ da!» (F. F.j. Da LA RIVENDICAZIONE SOCIALE « [ ... ] una por/aerei cosw q11a11to 3 111ilioni di tonne/Il/le di grano, w1 razzo spa– ziate J()(J.()()() tonnellate di zucchero, w1 sottomarino 50 tonnellate di carne. Paesi po~ veri, come l'lndi.i, l'Ir;:in, il Pakist;:in, spendono quauro voltt· di pili per armarsi che· per modernizzare /'agricoltura. L'ltotìa spende per la recfame più. di 70 miliardi l'an– no. Chi se 11e frega? (3) Che te.:itrinol Avete visto una denuncia di un milion,: 580 mila e zero zero due? Divin::i, esattezza, incompresa! E ancora si ctoonan<la: ~apcva1e voi dell'esistemm <li que-.ti istituti? E credete che, in Italia, siano soltanto questi? Circt>. le evasioni tributarie. anche qui riaffion1 il problema della struttura sociale e quindi dell'Economia, pcrchè queste disfunzioni sono in perfetta coerenza orpnica con reeonomia oi ladrocinio, con l'economia di nipina in cui quesla <.ocictà è impclagata, dove frn l'altro, l'esempio del furt◊, dell'imbroglio. del sotterfugio proviene dall'alto e dove, molto difficilmente, fin quando la società non sarà stata radicalmente rifo1mata. sarà possibile 1~ire dh·ersamcntc. I rniliiirdi di giomate lnvorative sperperate già solo nell burocrai:ill fiscale siano invece impiegate in attivit'I produllil'e e allo1a. con l'abbondanza che ue verrà, non ci sarà più alcun bisogno di spremere J 'umanità affinchè paghi le imposte. unka lm;-iosl,l del futuro dovendo csscl"C, per tuttJ, l'obbligo del Ja,·oro. Chie~to ad una monaca il motivo di queste evasioni, all'on1hrn d!'lln santilà, essa rispose: « Io sono cristan.l e non r,osso lruvarmi d'accordo con que·,ta società, la Qlmlc perciò va <lemoli1a anche a colpi di evasioni fiscali! •· Apriti ciclol 171

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