Volontà - anno XVIII - n.3 - marzo 1965
stero, allorquando si parlerà sull~ grande materia di esperienze, di soddisfazioni, raffinatezze alle quali essi possono portare». Ed E. Armand non parla del sesso solo quando parla della questione ses– suale. Che tullo il suo spirito ne sia imbevuto. e che esso sia la cosa a cui mas– simamente aspira, si vede in tutti i .suoi scritti, e che del resto denotano sempre una p.:-rsonalità calda, fervida, umana, pacifica, desiderosa del vario, e abbando– nata ai piaceri naturali. Egli 3rriva anche a parlare di « raggiungere il settimo cielo della sensualità», segr:o che è arrivato a percepire il carattere cosmico della sensuali là. A volte si nota in Armane! un moderatismo contradditorio che però, se ben esaminato, appare solo formale: gli individualisti non escludono la voluttà scsstmle dalle esperienze della vita, essi la mellono sullo stesso piano che il piacere intelleHuale artistico, mo– rale, economico ». Che Armand debb3 parlare ancora così, cioè che il piacere economico e u– guale a quello sessuale, è ancora un residuo di moderatismo, ma è solo apparen– te se si considera l'importanza che egli diede nei suoi scritti alla questione ses– suale, cli fronle alla qucs1ione economica. « quando gli individualisti rivendicano la libertà sessuale, cosa vogliono essi dire? E' la libertà dello stupro, o quella dell'orgia? Aspirano essi alla distruzione del sentimento e della tenere7.za in materia c:ùvita amorosa? glorificano la pro– miscuità incosciente o la soddisfazione bestiale, a tempo e fuori tempo? ». Ma le tirale contro la « promiscuità incosciente» (che sarebbe poi l'abban– dono totale, istintivo) appaiono gius1ificatc quando egli poco dopo conclude: « non si tratta punto di quantità, o del numero de'lle esperienze, quanto della qualità». E la tirata contro la « libcnà dell'orgia», viene contraddetta in pieno nella sua poesia « Eros sur la rouc »: « io amo l'Amore dei Baccanali e dei Saturnali, l'Amore delle promiscuità scatenate, degli accoppiamenti dionisiaci, l'Amore delle orgie che brucia i suoi partecipanti come il sole della canicola ». Armane! conclude una lotta accanita contro la gelosia e l'esclusivismo ses– suale, che per lui è segno di anormalità: « il compagno innamorato è felice di vedere la sua o il suo compagno amare contemporaneamente a lui un altro o altri». Nell'Iniziazione Individualistica troviamo anche alla fine, un accenno di gran. de importanza. che ci fa sentire la vicinanza di Armand a concetti cari a Reich: « gli individualisti reclamano per la libertà sessuale lo stesso posto di tutte le altre libertà, persuasi che al suo sviluppo e alla sua evoluzione sono legati non solamente l'accrescimento del benessere individuale, ma anche in gran parte la scomparsa della società autorìlarla ». Questo accenno alla sessuofobia come fonte di autoritarismo vimc ancor più sviluppato ne « La rivoluzione sessuale e la camaraderie amorosa» - che è del 1934- opera che mi pare raggiunga una maggiore maturità: « finalmente: che cosa noi :intendiamo per « rivoluzione sessuale? ►►• 158
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