Volontà - anno XVIII - n.3 - marzo 1965
sopr;1ffare il controllo intellettuale, l'individuo perde ogni f::tcoltà di rapporto tra causa ed effelto: si turba la imrnaginazior.e, sorgono dubbi ed inquietudini ... Se questi meccanismi normali vengono ad agi,·e su di un individuo che abbia il suo equilibrio psichico già molto instabile per fattori contingenti e spesso per fattori costituzionali o ereditari, si avrà fatalmente e prog1·cssivamente una di– minuzione dei poteri di critica, il prcv;:ilere dei fenomeni illusionali, fino alla creazione di un complesso c\clirante-allucinatc.rio di 1ipo persecutorio. Tutti i casi presentati (12 di cui 5 provenienti dalla Svizzera) hanno in co– mune comç fatto iniziale una depressione dell'umore. Si tratta però di una de– pressione di tipo reattivo dovuta ad una visione pessimistica e chiusa dell'am– biente per un vago senso di insufficienza, cli soffocamento di ogni espansione, di sfìducia. La depressione acquista talvolta il tipo ipocondriaco, più spesso si as– socia a torpore psicomotorio e nella maggioranza dei casi palesa come depres– sione con ideazione a tipo persecutorio. J problemi dell'emigrato costitl)iScono dei faltori causanti o scatenanli? Tn altre parole è o meno nec::ssaria una predisposizione? La forte percentuale in cui si conoscono precedenti familiari frn i parenli parla nettamente per una importanza fondamentale del fattore costituzionale. La frequente resistenza dei disturbi alle cure convalida questa alTermazionc ». 'fl Tanfani insiste, in un altro scritto pubblicato lo stesso anno in collabo– razione, dopo avere esposto 8 nuovi c~si (tre dei quali proveni~nti dalla Sviz– zera), sul concetto di« r:risi di ambientamento» (10) e propone la creazione di una assistenza psichiatrico-sociale presso i lavoratori itali,mi all'~stero, e spe~ cialmente presso gli stagionali. Tn SVTZZERA infine il dottor Villa (fino al 1962 vice direttore della Policli– nica Psichiatrica Universitaria di Losanna) si è interessato e si interessa agli aspetti psichi::i.trici d~ll'emigrazione italiana. Una sua conferenza, organizzata nell'ottobre 1961dalla « Société Vaudoise d'H~ 1 giène Mentale», è stata ben accol. ta dalla s1ampa smuovendo un interesse che ha valicato le frontiere cantonali. Già le assicurazioni, pur tirando così l'acqua al loro mulino, considerano e ci– tano il Villa come un teorico in materia. In un saggio - basato su\l'osserv;:izione di circa 700 casi psicopatologici leg– geri trattati in un decennio nel servizio psichiatrico ambulatorio (psiconevrosi, turbe funzionali, stati post-traumatici ad evoluzione benigna) - apparso n:!l 1960 lo Slcsso Autore scriveva (e mi permetto di fare uncJ scelta dei brani più significa1ivi): « Certo, il sentimento di malsicurezza e d'isolamento è proprio ad ogni in– dividuo che, trapiantato in un paese straniero, si trova in contatto con della gente e delle abitudini nuove e deve affrontare gli ostacoli inevitabilmente creati (10) « Questo brusco modilicarsi dell'abituale rapporto fra l'Io e !'ambiente esterno rap– presenta già di per se stesso un trauma capace di determinare uno stato di sofferenza o per lo meno di labilità <lcila sfera affetto-emotiva, per cui un imprevisto elemento conturbante o il pcrsislCn! di una situazione di anormalità possono rappre~en;are l'elemento determinante per lo wi!uppo di una alterazione mentale•- 148
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