Volontà - anno XVIII - n.3 - marzo 1965

Javorntore straniero risente maggiormenle, e ciò è alla base di un sentimento di differenza nei confronti della mar.o d'opera indigena. L'introduzione abbon– dante cli lm·oratori stranieri suscita dei timori nella popalazionc e particolar– mente negli operai; le reazioni psicologiche sono basale sull'interesse. fnfatti, e se il mondo operaio trO\•a il suo vantaggio in una economia attiva che per– mette ai la\'Oratori nazionali di abb ,mclon:i.re i posti non qualificati che accettano pili facilmente gli immigranti e di costitLlire una specie di aristocrazia operaia, è necessario impedire agli stranieri cli accettare delle rimunerazioni inferiori che possono compromettere il livello clei salari ». Anche qui si fa poi accenno alla scarsa partecipazione degli Italiani alla vita sindacale, ciò che aggrava il distacco dal movimento operaio ciel paese di residenza, il quab deve già seguire una palitica economica pili o meno protezionista in favore dei lavoratori indigeni. Malgrado la precaria situazione demografica francese e le necessità dell'eco– nomia, la maggioranza dell'opinione pubblica è contro l'installazione in Francia di la\'oratori stranjeri, pensando ai quali Halbwachs (e Morphologie sociale» - Parigi, 1946) scri\'e,·a: e Esiste, almeno in certi momenti, ne! gruppi nazionali, una parte della po– polazione che è già quasi staccata dal corpo sociale, a causa della miseria e della mancanza cli occup<1z.ione. Ess:, ~ssomiglia a queste masse cli capitali di– sponibili sul mercato internazionale, che errano da un paese all'altro, cercando una occasione per piazzarsi ». Nello sfor.lo di adattan,i all'ambiente svizzero l'emigrante trova - oltre agli ostacoli comuni dovuti alla lingua ed al clima - di fronte a !)è il problema degli alloggi (rarità ed alto costo) - (3) e la differenza dei metodi di la,·oro e specialmente del suo ritmo. Se il primo ostacolo può essere con!)iderato come contingente e meno grave per il fatto che l'immigrato è Spe!,SOabituato alle precarie condizioni di alloggio, il secondo può facilmente sfociare in un e surmenage •= l'emigrante sforzandosi fino all'ultimo di resistere, ben sapendo c.:he il rimpatrio significa la miseria inesorabile. L'instabilità è più forte presso gli cmigrnnli che non si trovano troppo lontani dalle loro case (com'è appunto il caso dei lavoratori italiani in Svizzera) e che non hanno le famiglie con sè (cosa frequente in Svizzera come negli altri paesi europei); l'instabilità è pure favorita òal fatto di far parte cli professioni senza avvenire, come quelle degli operai a~ricoli, delle domestiche o del personale di fatica negli alberghi e ristoranti. Le donne sono poi ancora meno stabili O) La parit.l L' l'alto co~to dcali appart.:mcnti e particolarmente d"llc c:amerc ammobiliate, ~ono molto p,u forti per i la\'oratori ilali:rni percM - oltre bcnintc<o :1i cMi tutt'altro che rari di s_facciat:1specul;n:ionc - i proprietari o rifiutano di affittare a clcrti Jtnli:mi o domar:dano loro dcl'lr atlìui elcrnti onde compcnl>are i danni che in po;;hi mesi subir/I una camera trasfonnata in cucina cd in dormnorio colle1ti1·n. 11 senso di clan si concre1i11a infotli nella concentrazione .n un:i ,ranza od 111un lppartamcnto (e non ~olo per ragio11i economiche) di parer.ti e compaesani. Una rca11onc tipica che asMJmìglia agli inconiri forl~lamcnte chiass.,si nelle piazz.c o alla stazione. 138

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