Volontà - anno XVIII - n.3 - marzo 1965
riale, rappresenta sempre almeno il doppio dì quello che guadagnava nel Sud, e facendo del meridionale uno strumento di ricattQ. Se l'assimilazione alla società italiana del nord presenta degli ostacoli, questi non possono non essere ancora più grandi all'estero, dove anche quel poco che unisce settentrionali e meridionali scòmpare. In uno studio apparso in Germania nel 1906 sotto il titolo « Die Ttaliener in den Vereinigten Staaten », si trovanCI alcune inte1·essanti indicazioni sulla emigrazione italiana in America. Essa - passata dalle 408 unità, pari allo 0,28%,del totale degli emigranti, del periodo 1821-1830alle 55.759 (1,98%) del c!cccnnio 1871-1880,alle 307.309 (5,86%) del decennio 1881-1890ed alle 555.694 (15,07%) degli anni 1891 a 1900 - risulta formata, agli inizii del secolo, dall'80% di ne-mini ed i meridionali rappresentano il 56%. Contrariamente alle altre nazionalità, ad eccezione deg:li Scandinavi e dei Russi, l'emigrazione italiana è per il 90"o forrn::ita dl'\ non qualificati (soli mestie– ri rappresentati: calzolai e sarti; in seguito verranno i muratori). Numerosi sono gli Italiani che emigrano senza conlratto di lavoro e che vengono per questo rimpatriati (616 su un tolale dì 2.801 nel 1892 e 3.793 su 12.724 nel 1905). In ogni modo questa massa fornisce manovali a buon prezzo ed i padroni non mancano spesso di approfittarne, ciò che finisce per aumentare una diffidenza che è alla base del ritorno in patria di una buona metà degli effettivi. Cli lialiani sOno fra gli emigrati quelli che spendono la cifra più bassa per !'abitazione; vivono infatti ammonticchiati e sovente uno si occupa della cucina mentre.: gli altri lavorano: si lratta di economizza1·e il più possibile per mandare dei soldi a casa, anche - se si può - per comprare un po' di terra (l'Autore parla di rimesse per 25 milioni di dolbri illl'anno). 1 casi di prostituzione sono praticamente inesistenti, pure rari i casi di ubriachezza. Anche i delitti sono rari se si escludono quelli dovuti alla gelosia od alla vendetta (cd alla mafia). Le condanne le più frequenti sono causate dall'e– sercizio non autorizzato di un piccolo commercio per le strade. Sul piano della lingua, vivendo in nucleo (esistono chiese, biblioteche e ci– nema itali:mi) gli emigranti continuano a parlare italiano cd imparano male l'inglese o, com'è il caso per 1'80%, niente del tutto. E' questo un grande ostacolo all'adattamenlo verso il nuovo ambiente, aggravato d'altra parte dall'analfabe– tismo fortemente diffuso (le parrocchie organizzano dei cor.si di lingua italiana perchè gli emigranti possano almC'no servirsi del libi-o da messa). T figli invece, dovendo recarsi obbligatoriamente a scuola, parlano bene la lingua del paese e, adattati come sono, progrediscono economicamc.:nte, special– mente nel commercio e nelle professioni liberali. Per quelli che sono riusciti · e che formano la seconda gener<!zione di iialo-americani psicologicamente scossa dall'ultima guerra, il termine di « dagoes » non è più impiegato. Lo studio in questione si conclude con alcune significative statistiche sulle naluralizzazioni (naturalizzazione uguale adattamento) dalle quali risulta che gli Italiani vengono all'ultimo posto fra tutti gli Europei. 136
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