Volontà - anno XVIII - n.2 - febbraio 1965
vece se la copvia si sposa, la donna an– che q1ia11dolo11oracondivide lo stesso tet– to col marito e si paga perciò solo una pigione tli casa. Lti moglie ùwltre sosti– wisce col suo Jtn,oro quello della cuoca\ della cameriera, dell<Ibambinaia. l11oflre, separtmdo la covpia dalle altre af/raver– so il 111a1rin1011io, crea 1111 egoismo /(m1i– liare, tma gelosia coniugale e prepara ,I 111ecctmis1110 corruttore che toglierà la li– bertà alla prole nell'armos/ert1 anormale della famiglia, dove la sess11alitù è frn. strtllti dalla monogamia e la mentalità della prole viene co11dizio11atanella cre– denza della santità della famiglia, della patna, della proprietà, della religione. /.,a Chiesa trova 11el111a1ri111011io la pos– sibililà di frenare la liberlà sessuale e, aflrt111erso tale privazione, può predicare l'obbetlienza ai capi laici ed ecclesiastici. L'is1i1110sessuale frustrato crea anormali e, come l'tmimale cvtra10 è piìi docile e rende ,ii pii'i nel lavoro, cos) i coniugi so– no legali alla catena della famiglia, di– fu1do110 le loro catene, le rrmnmulano ai figli e sono servi più o 111e110 dodli dello Stato e della Chiesa. I{ bimbo ed11ca10 in liberrà sarà un 1101110 libero, concepirà il rapporto sess11a– le valido fìn quanto soddisfacente, varie– rà le s11e partncrs, educherà i suoi fig/1 con la sua compagna fino a tre mmi (perchè il bimbo ha bisogno dcl!'(tffetto dei genitori fin q11<111do n n può avere compagni di gioco) <' po; farà educare i suoi figli in scuole libere dove i bi'mbi dormono, mangiano, giocano in pie11a li– ber1ll. Vorrà questa ed11cadone perchè sa che i bimbi Jumno bisogno di vivere con i bimbi e in 11wssi111a libertà per f)Oler diventare 110111i11i liber.i e per evitare com– plessi di Edipo o di E/e/Ira O fissazioni inco11sce e morbose. verso fratelli O so– rel/~ nelfo si11wzione triangolare della fa– miglia E' ovvio che i genitori potranno J18 a,ulare a 1rascorrere 1111 periodo di vacan– za in famiglia così come avvic11e nella scuola di Neill (e se la famiglia si sarà dissolta con uno dei genitori e ,,o; con l'altro). Come rompere questo circolo vizioso; come insta11rare la libertb. i11 questo mon– do e co11 essa la felicità? Per og11i 11omo v, è una verità che lo soddisfa e lo plac,1. Og11i ed11ca:.io11e fa u11 uomo a sua i111- 111agi11e questo uomo avr(l la s11a 11erittì. Sarà inutile discutere con 11omini di di– versa ideologia perchè dò che per noi è verità 11011 lo è p:!.r loro, ciò che per noi è libertà per loro è pornografia o liber– ti1rnggio o ml'arc/1ia(cioè, per lom, disordi– ne, rnos). Cos'è che non fa capire gli uomini tr-3 loro, cosa li divide e li fa nemici? L'ed11cazi011ediversa rice1·11tae le prirnzioni da tittri sopportate 11ell'i11fa11- zia. I mar:dsti uccidono gli a11archici in R11ssia e in Spagna; i cattolici impongo– no la loro morale dove comandano (Spa– gna, Portogallo, Italia); lo stesso fanno i protestanti; gli anarchie; dovunque so-- 110 braccali_ Per poter instaurare la li_ berrà e l'11guaglia11za rra gli 11omini e così la felicità, gli uomini dal 'infanzia devono vivere i11 libcrt(l ed ugtWl{liam;a e cosi saranno feli'ci da f)iccoli, e liberi, 11g11alie /clic; da adulri. Percl1è ciù sia realizzabile la èomunità, co11sapevole delle influenze liberticide della famiglia e delle scuole esistenti, si preoccuperà di fontlure scuole libere. Già l'anal'chico Francisco Ferrer provò a /tir funzionare questo tipo di scuola, ma la reazione cat10/ica spagnola lo portò alla morte. Le scuole libere amburghesi non si autodissolsero, ma f11 la reazione 111011- wnte del dopo guerra degli a1111i 20 che porrò la loro fine (1). Sull'Ad1ma1a dei {I) Cfr. ~cntto di Claudio Cantini (pag. 69· 74, Volonlà, fehbrriio \963).
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