Volontà - anno XVIII - n.2 - febbraio 1965

mentare infìne l'attivitil dell'arnia, con cui mantenere la gioia generale, ecco ciò che apporlava di giorno in giorno. In piedi prima di tutti, lavorava per tutl! quando ognuno riposava. Mai sognò di contare le sue ore di lavoro. Nessun respiro. Le sue vacanze erano quelle che prendeva con i :suoi allievi. I membri dd corpo in~cgnante sttmava– no questo sacrificio, ma egli non a!:>pirava a nessuna promozione, nè aspettava alcun fronzolo decorativo. In quattordici anni. il suo stipçndio fu aumentato una sola volta. Non credo !:>Ìa possibile trov:trc un educatore che si ~ia, con piu sollecitudine, con passione, dimenticanza di se stesso, in una maniera più com– pleta, più semplice, µiù nobile, consacrato ai suoi ~11licvi, ;:il suo compilo (6). Egli commise il grave errore di chiedere alb comunit~1 dei maestri lo stesso cntusiai:mo, la stessa abnegazione, le stesse vinti di cui (accva prova. Fu troppo severo, troppo duro con i suoi collaboratori, I fanciulli avevano raramente tor– to, non erano mai colpevoli. Così incontrò, nel reclutamento del personale i più grandi ostacoli. Ma ciò non significa che egli non abbia guadagnato alle sue vedute dei collaboratori zelanti, devoti, brillanti i.: degni, che: seppero non sol– tanto comprenderlo, ma ammirarlo e amarlo, malgrado le sue vivacità d'umori. Je sue trave1·sic, o, stimar-lo almeno: gli capi1ò di avere a che forc con degli au– siliari dalla mentalità meschina o grossolana, inlcmpcrnnti, imbroglioni, di men. te limitata, o,:;iili, cd alcuni di essi, rimproverali duramente, furono gli infor· matori tendenziosi della stampa scandalosa (7). (6) Uno dei suoi vecchi allic\'i, Chmdc Le Maguct, scrisse, nel 1919, sui FcuUk dc Gcnèl•c; ... non rui suo nlllC\'O che un anno; ~ pili di quanto occorra ad un randullo pcr ricordarsi cU un mie uomo 1>er amarlo ... •· (7) Le difficolti-1 inconcraie da Paolo Rc-bin per il rcclutamente del personale sono cnonni, giacchè ha continui alterchi su qu:!;,to soggetto, con l'amministrazione. Infatti, trO\"Ò i suoi migliori collabo1.ttori al di fuori d'ogni ingerenza amministrativa. P;,ul Gnllhot Yennc r,. Cempuis nel 1882. Meridionale eloquente, buon musicista, (era ~ta!O soaccapo di musica militare, professore alla scuola normale di foulou:-c). Uomo eccellente. egli si entusiasmò per k id,·e pedagogkhe di Paolo Robin e le a:.:.econdò co~ì bene che questi lo fece nominare, nel 1887, Yicc di1·ettorc. Si occupavn particolarmente dell'insegnamento musicale e fu l'org::cniu.alurc <li festt:. di spettacoli teatrali. VegliaYa :.ulle forme espressi\·e, ~ulla elocuzione, la dizione. Moho appassionato alle manifestazioni esteriori di propaganda. da\a ad c:.se, con tutta l'ingenuità, un portamento di parat.l un poco chia%o:.a. 11 suo spirito era a:.:.ai ristretto e Paolo Rubin, che l'amava molto, do\·ette taholta "strapazzare• le sue iniziative, sopz•nttutto negli ultimi anni quando Paolo Guilhot minl\'a ad in~1aurare una disciplina troppo rigida, una specie di mili1a1~smo sncr\'antc. Charlcs Delon si m:.talla a Ccmpuis nel 1892. L:rnn·a1o in scienze, :.criHor..: bnlh:rntc, d•un.l cultura uni\crsnle. autore di numerose opere molto conosciute dagli scolari francesi. Paolo Robin ammira1a la :.ua opcrn pedagogica, i ~uo1 sa1ggi di letteratura per l'infanzia, i :,uoi lavori di ,·olga– riu.a7ione scientifica. S'indign11a pcrchè In vecchii•na di quest"uomo ragguardc1·o!c non fosse ul ~icuro e gli propose di -tabilirsi a Cempuis, di fare delle conf"rcn,e ai mac~tri cd ai vecchi allievi, di part<..-cipar., alle ses~1011i di pcJ.ir;oria e di '>Cri\',:rnc il resoconto, di collaborare r,I Bolleninc,i dell'Istituto. Charles Dclon accetlò e Paolo R:.1bin othmnc dal Con<;iglio generale le faci– litazioni necc~saric. Oltre a quc,ti due collaboratori che conobhero a fondo le idee cii Paolo Robin e furono, al mal'gine dell'amministrazione, i moderatori pii1 o meno felici. delle sue audace, fece nominarc: G:ibricl Nlsscn, dottore in scienze, che assecondò Paolo Rcbin con tu\lo il cuore, con tutta la sua intclligcn,a, e diede il meglio di se sk'>so all'opt>ra che, difese, dopo la disprrsione, con ardore, compc1cn,a cd <'loq_ue,iza; Elie Rubcn, lanrealo in scieme, di1·<nuto rellorc di Uni1crsi1à a Parigi, 102

RkJQdWJsaXNoZXIy