Volontà - anno XVIII - n.2 - febbraio 1965
:,IO piccolo uni\erso. questo microcosmo). E .!tono i cento atti di,·crsi che :,i agitano nel nion.: dcll'lbscn, queUi che egli ci offrc. Sono dei frammenti, dei brani di se :ioh!.!.30, ,·hcnti, palpitanti, e quasi scm• prc dolorosi. Ossen•alorc sc11..1polo30di uomini e cose, dissettore di anime, lbscn ricrca in sé medesimo tutti i fantocci u. mani che lo circondano, simboliua in uno o in più tipi i differenti campioni che ov~i.::rva,sin1cti1.1:a in c :i.si i molteplici difctti dcll'umanita (difelli dei quali sa di non cs:i.crc anch'egli esente). e ci ridà la ,•ita !,Ulla scena, attrm·erso le ,iccndc contras.tanti che egli e:,ponc, e con la critica che da esse derirn. Gli o.!.:,cna tori superficiali hanno ere. dulo di scorgere nell'opera drammatica dcll'lbscn, dei soggclli a tesi. Niente di pili crroni.::o. e del resto lo stesso I bscn aH•va già rispos10 prima, scrivendo: "lo pongo ~cmpliccmente dei problemi, non è compilo mio risolverli•· lbscn era trop– po fine artista per an·enturarsi in lavori a tc:i.i, e mai, questo artista nato, cnddc ncp:li errori di un Bricu:,c (4) né d'un Françob dc Cm·el (5) al quale si ,olle a ,olle paragonarlo. Brieu-:, con A1·aries, Rohc rouge o Maternité, prese la scena per una cattedra della Facoltà di Mcdi• cinn, o per una tribuna da pubblico co– mi;,io; men(rc François dc Cure[, con t.,a No11vcl/e Ida/e, confuse la scena del tea. (4) Hrlcu.: (Eugènc): autcrc drammatico fran• u"" 11858-19321. Trattò i probk,m !.ociah e morah eon molla oneslà e un senso profondn <ldla p1c1,1 umana. molto \ÌCillO al 1ol,;1oismo. ISI Curtl (Frnn~"Ois de1: autore drammatico fr.tntc<,e 11854-!928). Ebbe per prineipio: • Su'l– gli.-rc le ,11ua1i1,ni delicati! pc. dei rin,l11irncn• ti d'idee. p1u110Mo che per dri camhiamcnli impr_u11·i,i ,li ~itu;uiom •. Oi,pn:11.ò k regole ~cc111d1c:r,pr,',~c il suo pc"imisrno 11un11crso dd n111!1ltt1 di anime ccc-cssi\i e l"t'Crncnci, tali con stil.- 1igoroso. 86 tro francese con la cattedra d"un profes– sore della Sorbona, mentre lbsen mai fo. ce ciò. Con lbscn sono i caratteri degli :,lessi pcr:,onaggi, In loro mnniera di vi. ,ere, la loro particolare situazione, sono lè Joro qunlità e i loro difetti che parlano, ed è dal cornplc:i.so della loro vita che nasce la ~ua terribile satira. Un pensiero vigilante, al scrvi,-io d'un'arte provetta, presiede all'cvolu11onc dei personaggi, ma mai interviene alla maniera d'un deus ex 11wchina. 11 pcn:i.icro ibscninno è domina. to, in tutta l'op;.:ra, dall'idea ddla IHx.. '– razionc indi\ iduale. Essere se stesso cd esserlo pienamente: ceco il problema. ~ no appunto gli innumere\"oli ostacoli che intralciano questa liberazione che formano oggetto di studio profondo da parte di lbscn: l'eredità fisiologica, nonchè !'ere• dità µsicologica, ciò che lbscn chiamava i « troff del1'anima • (6). Ah! questi troll dell'anima, contro i qua. li lbscn lo11ò tutta la \Ìta e dai quali non riuscì mai ad uscirne \ i11orioso; questi terribili allusioni di egoismo, di cupidigia, di \'anità e di basscna, apportati dai fiu. mi dell'eredità ai .:onflucn1i della nascita umana: .. Vivere, è la fotta ,;en:.:a tregua / Contro i t r o f f dell'a11i11w / Fare oJ)era di voe– ta, 1'1101 dire farsi / L'i111µlaca1Jile giudice di se stesso». Ecco riassunti in questi quauro versi, quello che chiamerò ]'indi\'idualismo di lbsen, il solo individualismo che, a mio a,•, iso, valga la pena di essere wramente vissuto, il solo individualismo che abbia_ mo il diritto di sostenere a testa alta. E' quasi con terrore che scrivo questa parola indi,,idualiHno, in nome del quak è stato detto, è staio scrillo, e sono state commesse tante scioccheuc, tante villanie, (6) l"roll: ~piriti folletti (in Scandina\·ia).
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy