Volontà - anno XVIII - n.1 - gennaio 1965

Bibbia, il libro per antonomasia, che per esser salva deve rarsi travisare capovolgere o allegorizzare - diversa: mente resta immorale! -, è ritenuta sacra, e il libro supponiamo di un Se– neca pagano o di un ateo qualsiasi che non mendica e non permette su di sè nessuna tortura allegorica, chia. ro anche se sbagliato, ebbene resta profano o è scritto dal demonio o è messo all'indice. III - L'EROICO FURORE Ma, lasciando stare le lettere di que– gli apostoli, leggiamo invece qualcosa della lettera che Pomponio Algicri il 21 luglio 1555 scrisse, mentre inrieri. va la peste, dal ca1·cerc cli Padova agli amici diletti, lettera de non è meno apostolica. « Per alleviare il dolc·e che provate a mio riguardo, è mestiere che vi met– ta a parte delle mie consolazioni, onde poterci rallegrare insieme e renderne grazie al Signore». Sembra di rilegge. re la scena divina del Fedone, nella quale un uomo, Socrate, non inferio– re a un sedicente dio in procinto di rare una simile gloriosa rine, conrorta, lui che beve il calice della cicota, gli astanti che piangono e si disperano, e avvisa il discepolo Fedone di rende. 1·e grazie e portare un gallo a Escula. pio, il mt:'dico divino che l'ha sanato dal male della vita e gli ha aperto la strada sulla quale incontrerà il suo dio. E Bnmo: « Qual viver pareggia il morir mio?» « Ho trovato (chi lo crederebbe?) ho trovato il miele nelle fauci del leo– ne, un dolce ricetto nell'orrendo prc. cipizio, la gioia nell'abisso, e nell'atro soggiorno della morte, le più ridenti immagini della vita». E Bruno: « Qual viver pareggia il morir mio?». Si an– nunzia in quelle parole l'essenza della religiosità protestante: mentre, ancora per Lutero, è certa l'esistenza di Dio e dell'inferno e insicura la salvezza e I:: pe:so.•1lc cle1ionc, per il nuovo Pro. tcstantcsimo e per il Calvinismo si è certi della propria salute in propor– zione dell'intensità della rcde in Dio, recte nuova che intensifica !a volontà di agire, operare, creare nel senso u. mano della parola. 11 Nolai!O suppone che i suoi cono– scenti possano rinfacciargli: « Come sosterrete i rimproveri e le minaccic degli uomini, il ruoco, i rigori dell'in. verno e tutti gli altri dolor-i inerenti alla vostra situazione? Non ripensate voi al paese natale, a' beni, agli amici, a' piaceri, agli onori? Potete scorciare la gioia degli studi e le potenti distra– zioni che essi vi procuravano?». S'in– travvede la differenza tra la morta let– tera del Cattolicesimo che nella medie. vale nollc di mille anni si creò la base della sua massima potenza - e tut– tora non trovate in chi riceve l'estrc. ma ... finzione maggior cultura religio– sa che in un catecumeno - e lo spi. rito vivificante del Protestantesimo che ha ruso religione e scienza, senti– mento e cultura; modernismo che si sente come Bmno « ne la mattina per dar fine a la notte, non ne la sera per clonar fine al giorno», modernismo che volle però operare combattere ruo. ri della chiesa e vinse perchè ribelle fino all'cstreme conseguenze. « La prigione sicuramente è dura per il colpevole, ma all'innocente è dolce, essa distilla il nettare e la rugiada: è un luogo deserto e selvaggio ma per me è una valle spaziosa, il più delizio- 43

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