Volontà - anno XVIII - n.1 - gennaio 1965

Liegi, a Queue-du~Bois, a Fécher, acl Hcrstal, a Bcyne-Heusey e, dovunque, incontrarono un gran successo. Ma bisogna <lire che il deficit del giornale non cessò d'aun-.entarc, così come aumentarono sempre più le altre difficoltà e mi– sero in pericolo l'uscita dc L'Emancip.tleur. Bisognò anche far fronte alla « nou– velle vague» di rifugiati che il clima di persecuzioni portava verso di noi. Nel frattempo viene costituito, a Bruxelles, un nuovo gruppo di studi sOciali, in seno al quale, dopo !'claboraz.ione d'un v:,sto progr:unma generale, vengono dibattuti problemi d'allualità, ideologici, culturali e lattici. N~I settembre del 1929, a cura del Comitato Anarchico pro-Vittime politiche e del Comitato Internazionale di Difesa Anarchica, viene pubblicato il numero speciale: Droit d'Asile, che ~vcva lo <;copo di difendere il diritto d'asilo in Belgio e di salvare il giovane icte.1.lìsta Bartolomei, cletcnuto a Liegi e sotto la minaccia di essere estradato in Italia, clovt il fascismo l'avrebbe condannato certamente a morte. Fu iniziata una campo.gna in tali sensi c\a parte dei compagni belgi, aiutati dai rifugiati italiani. In detto numero speciale troviamo le firme di Jean De Boé, Ernestan, N. Lazarcvitch, Hem Day, con una serie d'articoli in difesa del diritto d'asilo e di Angelico Bartolomci, il quale, appunto per l'agitazione energica dei militanti anarchici, non fu con,e-gnato :,i fascisti italiani. Jn febbraio del 1Q30, il C.l.D.A. editò un altro numero speciale: Guerre au Fascisme. Si voleva così agire contro la reazione e veniv~no - con scriLti di Lazarevicht, Erncstan ed H<:'m Day - denunciati i retroscena di presunti com– ploni, il pericolo fasci~ta in Belgio ed il fascismo italiano; si voleva atlirare l'attenzione dell'ambiente dei lavoratori su quella dilagante reazione. Nel novem– bre del 1930 comparve Pcnsée cl Action, organo anarchico, avente lo scopo di raggn.1pparc tutti gli antiautoritari, tutti coloro che, since.-amentc, volevano lot. tare per la conquista di maggiori libertà. Nel primo numero, Alexandre Shapiro traua dcli'« Allività degli :rnarchici nella Rivoluzione»; Hem Day in « Dagli ordini del giorno alla realtà» denuncia la !?,Uerra e lo Stato, quale grande re– sponsabile di esso.; Ernest~n pone il problema cruciale di quel tempo: « Dov'è la crisi?». Purtroppo il numero 2 (gennaio 1931) sarà l'ultimo di qucsla effi. mera pubblicazione. Ma è da segnalare, a questo punto, la costiluzione del Gruppo lnternazio– n~,le di Studi Sociali - di cui sono animatori Erncslan, Hem Day, Lazaretich, P. Mahni - che raggruppa le diverse espressioni del pensiero ,inarchico. Ecco alcuni temi diballuli: «Le-minacce della guerra»; « Nostro atteggiamento in caso di conflilto »; « L'obiezione di coscienza»; (( Cause e rimedi della crisi industriale nel Belgio»; « La rivoluzione e la sua importanza» (Ernestan); « La. razionaliz– wzìone e le sue cons<'gucnze » (De Boé); « I sind:=icati, fa11ori della rivoluzione sociale,, (P. Besnard). Fu anche pre!,a la felice iniziativa di pubblicare la rela– zioni di quei dibattiti, riproducendone i p~ssi essenziali, appunto per offrire un materiale prezioso di documentazione. Ma tutte queste iniziative dovevano nuovamente aver fine. Nuove speranze erano venute dalla Spagna ed i compagni in esiJio, dopo la caduta della ditta– tura cli Primo dc Rivera, erano ritornali nella Spagna. Speranze vane, pcrchè presto deluse. 29

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