Volontà - anno XVII - n.12 - dicembre 1964

di Hcgd. Questo filosofo e Kant furono alla ba.se dei suoi studi univt:rsitari, an– che pcrchè riteneva di poter trovare in essi un realismo superiore .'.li purn idea– lismo di Fichtc. L'obiellivo costante di Michde Bakunin fu quello di far con– vcrgt.::n: le sue concezioni verso il reali– smo. Allora credeva nelle verità raggiun– gihili mediante il ragionamento e non conquistate a11raverso l'esperienza; non capiva che quel sistema metafisico era una nuo,·a teologia, una mitologia in cui dd, ninfe, angeli, sacerdoti, santi e per– sino il protagonista della divinià andava– no a sostituire quanto era ritenuto come astrazione. Coi, simile bagaglio intellet– tuale, Bakunin si accostò all'Università di Berlino. Dall'autunno del 1840 al feb– braio del 1842 si immerse in quella pseu– doscienza, anche se dall'inverno del 1840 in poi si accorse di awrne abbastanza di essa. Non fu soltanto Bakunin che fece quel decisivo passo ve1·so la luce. Sino a quel t.:-mpo era stato un credente in cerca di fede, senza velleità critiche o scettiche. Non so !!e s'interè.,;sasse o meno della evoluzione del criticismo, seguito alla mc-rte di Hegel, con Strauss, Bruno Bauer, Feuerbach ed alfri. Nell'Pstate del 1841 lesse molto cd ammirò Schelling. Quando conobbe Rugc a Dresda (ollobrc del 1841 ), .si presentò a Schelling per i– scriversi al :mo famoso corso sulla « Fi– losofia della Rivelazione "· parhmdo al professore di comuni amici ru5,si. Schcl– ling fu anche ammirato dagli slavofili che ne presentivano il suo principio attivo reazionario. Allorchè i radic.:di qualifica. rono come manovra reazionaria contro di essi l'a:::,pello di Schelling a Berlino, B«kunin aveva già tagliato gli m·meggi d:i.l mondo di Schelling; Engels, che era di sei armi più giovane di° Bakunin 2s sistct te at corso dello Schelling per' do- 718 cL•menlarsi e scriver.: un opuscolo impe. tuoso contro il filosofo. Sotto questi aspe1ti, Bakunin non fu un precursore e, tanto meno, un precur– sore del socialismo. Nell'ottobre del 1841 lesse Polìtique iJ usage du Peuple del La– irem1ais, opern scrilla nel 1839 che fece ri!lettcr molto Bakunin, il quale, da queL la lettura, tras~e la convinzione della n<!– cessità di conoscere la storia e la poli– tica, anche perchè lr, religione era poli– tica e b politica religione. Sino al settem– bre del 1842, attrave1s0 il g:·ande libro di Lorer.z Stein, non ebbe una visione ampia del socialismo francese, di Prou– dhon ed anche dei comunisti. E' certo che la sua iniziazione avvenne, dal feb– braio 1842 a Oresda, ad opera di Ruge e dt!i suoi amici, sulle distinzioni intrin-– sechc della fiiosofia radicale. Il suo fa– moso scritto (a firma di J. Elysarri) dell'ottobre 1842 ne è concreta testimo– nianza. Egli, dopo a\•er rilevato che i libri dello Strauss e di Bruno Bauer circolano intensamente, non solo di· chiara guerra alla reazione, ma anche ai moderati, a color·o che lcntenna:no t:d a quanti rappresentano correnti in– termedie. Durante l'estate dell'anno se– guente, in un suo scritto fa riferimento al comunismo e, senz,-: accettarlo, ricono. sce che è l'espressione dc[ popolo .sve– giiatosi ormai dal suo sonno secolare. La forz« liberante, per Bakunin, dovel· te essere Feuerbach con L'essenw del Cristianesimo (1841), in cui trovò l'origine della mistificazione religiosa. L't10/l/o crea– tore di dei si sostituisce allo schiavo, che, come è risaputo, fu creato dalla di– vì11ilà. on fu Feuerbach il primo ad ayanzare que~ ta idea, ma, c-omunquc, in quel tempo, il suo libro fu talmente 0 p– ponuno, idcneo, eflìcace e decisivo che divenne come un conosivo delta metafi– sica, surrogato della teologia. Da quel

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