Volontà - anno XVII - n.12 - dicembre 1964

cimante quc!>to periodo vedovile, della contro l'orribile ed i,iftmte SIia condizio- p1opric1~~ rurale. Nell'ambiente familiare m; di padrone di schiavi e fece, finanche si S\Olgc\a un'intensa vita culturale; !>i alcuni tenta/ivi malcnlcùlali e poco effì- studiava il francese, il tedesco, l'inglese caci per li',crarli. A mano a mano che il ccl anche l'italiano; si attinge,,a tilla mi- tempo passò, subendo il peso della tra- gliorc letteratura francese del !>CCOIO dizione e dell'inleresse, visse tranquilla• XVIII, oltre che alla lt:tleratura te. mente, come i proprietari limitrofi, rasse- dcsca, sia dell'epoca classica e sia gnalo come essi al fauo che cenrinaia di dell't:poca romantica, nom·hè alla te1- servi gli dessero da vivere ... Mio padre tcratura inglese, da Shakespeare a Wal- em pie11a111e11te cosciente di q11esla im- ter Scoh. Ne mancavano opere classiche moralirà, sebbene, da quell'uomo pratico internaLionali, da Plutarco a Cervantes, che era, l'abbia volu1tm1e111eignorala per e molti libri di viaggi. I bambini erano w1 lungo lasso di tempo•· Michele attd- a.:si!>titi d:i istitu1rici e precettori, e rrc- buisce l'accrescimento dei sentimenti U• quentava la loro casa il sacerdote di ra. m;;milari del padn: all'influenza contra- rnigli::i, del quale Michele Bakunin scrive: stante della madie. Es!>endosi il padre • Era 1111 uomo eccellente; io lo amavo sposato a tarda età con una giovane mn• molto perchè mi dai•a dei biscotti•, sog- glie, si ~entiva inclinalo all'indulgenza giungendo: • Dal pumo dt vista religiosù, v1.·rso la figliolanza. menlre la madre ave. quel vrc/e 11011 e~ercirò fo minima i11f/11en. va un carattere freddo e pensava soltan- Zll J}O\itiva nè negativa sul mio m1i1110 e lo alle carriere dei figli. sul mio pensiero ». Uno zio, uflìciale in Michd~· si gio\'ava della compagnia del- cungcdo dello Staio Maggiore, insegna,•a le sorelle e, specialmente, di quelle che mntcmntica ai Bakunin, ma l'inscgnamen_ dimo~trav;mo migliori sentimenti, for- 1O piu , ivo era quello del padre. il qua- mando con CS!>C un circolo di vita elevat:l le, 1>asseHiando nel bosco, da,•.i lezioni e spirituale, un insieme dì giovani r:igio- cli botanica :li figli e li ragguagli:lva sui n:llo1i che çonevano dei problemi (: li di- ~uni ,,i:}~gi. instillando loro un umano scutc:,•ano s<·rìamcnte. Michele divenne il liberalismo, senza temerarietà, diretto naturalt: difcnsor..: delle sorelle e dei fra- cert:lmcnte a frl!n1're gl'impeti di Miche. tclli minori. Tutti, eccetto uno - che re. le. Qu..:sti sognava delle f\\!\'enture e si stò al margmc di quei fraterni rapporli ribell:wa con1ro l'ingiustizia, fosse egli - erano molto .iffezionati .i Michele, co- o meno la ,•ittima, tanto che si pervenne sì come lo erano anche ,•erso il padre. <\li.i corn in;,ione che Michele :lvrcbbc- ab- • Mio padre mi pllreV'I 1111 Dio• - diceva bandonato la casa paterna per andare Michele, aggiungendo: • Nessuno dei figli in ccr,·a di av,•cnture, anche ~ poi avreb• era affezionato verso ia madre•. Ecco il be sempre la110 ritorno in seno alla fa. dramma deHa sua vita! Per la madre, fu miglia. Michele il capo della sowersione famili:i- 1 Bakunin traevano i meui di sussi- re ,il sobillato~. il ribt:llc, il perturbato- stcnza dai tern:ni di loro proprietà ,sui re che conviene isolare se si vuole sai- quali vive, .i un migliaio di servi. Scrive ,•~re i figli minori cl:ll pericolo di una ri- Michclc: • Mio padre ritornò in R11ssia volla. Per Michele, il suo atteggiamento (provcnicnlc dall'Italia e dalla Fmncia) era quello di un difonsorc della giustizia i11fl11c.nwto da sc11time11ti liberali. Il suo contro la prepotenza subita dai deboli, i liberalismo, dapprima lo fece vrotesuire quali vedevano in lui un vero e proprio 716

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