Volontà - anno XVII - n.12 - dicembre 1964
sa -quando osò perseguitare un genio sol perchè anche per !'Ecclesiaste la terra è stata sempre ferma, mentre, ancora scorta della bibbia, Galilei po– tè facilmente contraddire !'Ecclesiaste e gli ecclesiastici prendendo un altro passo e provando che la terra aveva i cardines, i poli, « i quali cardini paio– no indarno attribuiti al globo terrestre, se egli sopra non se gli deve raggira- Il Ricciotti aggiunge che la bibbia « non mira a dare spiegazioni scienti– fiche dei fatti naturali»; grazie! Que– sto glielo ha insegnato non la sedicente ecclesia docens, ma iI pensiero moder– no che ha trionfato con la rivolta e la violenza sull'oscurnntismo impudente e presuntuoso della chiesa e ha trion. fato sac1·ifìcandosi con vite geniali e innocenti, anche se qualche volta si è lasciata sfuggire un'abiura ne advcni· rctur ad lorluram, aflìnchè non si pro. cedesse con la tortu1·a, e al genio si perdona questo e altro. Ancora: le famose parole « Sole, non muoverti da Gabaon e tu, luna, dalla valle di Aialon » sono per lo stesso a– bate Ricciotti « espressioni desunte dal– le apparenze empiriche del fenomeno» e, ciò nonostante e senza nulla osta, il capitolo è tuttora intitolato « Miracolo di Giosuè». E dire che lo stesso feno– meno fisico della grandine non è tanto chiaro e precisabile allo stato attuale della scienza! Ouallro secoli innanzi, Tommaso di Aquino, dottore della chiesa, sempre rispettato e ritenuto angelico, aveva sentenziato che « secondo l'opinione del volgo parla la Scrittura» che gli autori della bibbia, per condizioni cul– turali proprie cd ecumeniche, si at– tennero alle opinioni scientifiche dei loro tempi, non si proposero una si- ~temazionc scientifica, nè tanto meno una innovazione in materia. S. Bellm– mino, anziché fare il santo, avrebbe potuto rispettare, anche in occasione del p,·imo processo di Galilei, l'Aqui– nate ed evitare così al grande scien– ziato persecuzioni e intralci alle sue nuove scoperte, perchè sicuramente, senza quelle perdite di tempo e di li– bertà, Galilei avrebbe fatto altre sco– perte e invenzioni e non è mai troppa la scienza se la superstizione è troppa eziandio ora; invece S. Bellarmino si domandava « se la Chiesa possa sop– portare che si dia alle Scritture un senso contrario alli Santi Padri e a tutti li espositori greci e latini» e noi· ci domandiamo se possiamo sopporta– re ancora, dopo tante prove contrarie di fuoco e di sangue, come divina una istitu1.ionc, come sacra la bibbia, come sacra la defunta congregazione che so– la sarebbe dovuta mettersi all'indice, e come santo un uffizio, indovinato sol· tanto nel suo segretario d'allora. padre Mo:-tro. E la rosa mistica dei miracoli - sembra una rosa di venti che solleva– no polvere in tutte le direzioni e of· fuscano gli occhi della mente - con– tinua: Mosè che divise le acque e poi le chiuse quando in quelle zone v'era· no punti asciutti che si coprivano e si allagano di botto e il miracolo potè essere una combinazione, laddove fu vero miracolo, creazione seria di lavoro e - se si vuole - anche di capitale, il taglio dell'istmo di Suez, operato non per buttare in mare il cavallo e il ca– valiere ma per valorizzare l'Egillo e il Mediterraneo, o il canale di Panama che permette alle navi di passare dal– l'uno all'altro oceano e di evitare il gi– ro dell'Ame1•ica più cattolica che latina e al1ro, come questo, aveva fatto rico- 701
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