Volontà - anno XVII - n.12 - dicembre 1964
eludeva in ogni copia di Hcimin Shimbun, di Kuro Hata e di Jiyurengo che ve– niva inviata all'estero, un sommario in esperanto e ciò sino al momento in cui l'apoplessia non lo colpì duramente, lasciandogli però energie sufficienti per continuare a scrivere a corrispondenti di tutte le parti del mondo ed a r~tare, contemporaneamente, uno dei militanti pili ferventi della War's Resisters Inter national (Resistenti alla Guerra). Anualmcnte, posa sulle sue spalle la maggiore attività di una campagna dei resistenti giapponesi alla guerra in occasione della prossima venuta dell'in– dostano Menon (2) in Giappone. Nel 1961, in occasione di una Conferenza Mon· dialc della- W. R. I., Yamaga, in rappresentanza dei pacifisti giapponesi e della Federazione Anarchica Giapponese - l'unica organizzazione anarchica che abbia mandato un delegalo alla Conferenza - fu a Gandhigram, in India, dove ebbe occasione di poter abbracciare ahre individualità libertarie pacifiste, come Hem Day e Tomy Smyth, e figure della « Terza Fo17a, come Danilo Dolci. L'entusiasmo che i giapponesi mcl tono nella campagna pacifista non è del tutto compreso dai libertari occidentali; ma è bene ricordare che il Giappone continua ad essere l'unico paese che abbia sofferto, nel breve tempo di una settimana, l'esplosione di due bombe atomiche e che il problema deJla pace - quale altro problema è più pres~ante in una società come quella attuale? - costituisce il primo e più 'immediato da ri~olvcrc per essi: da ciò scaturisce la giustificazione della insistenza dei libertari su questo punto e del fatto che la Federazione Anarchica Giapponese sia stata l'unica a farsi rappresentare diret– tamentein una Conferenza mondiale dei Resistenti alla Guerra. Nel giugno del decorso anno, Gregorio Quintana, nella sua rubrica inter· nazionale di Le Combat Syndicaliste di Parigi, facendo eco ad alcune informa. zioni cli A. Prunier - studioso anche degli avvenimenti orientali - e ad alcune manifestazioni dei compagni Y. Maeda e T. Hirayama, espresse un certo pcssi· mismo e, contemporaneamente, una specie di critica verso quelli che « glorifi– cano forze ipotetiche od inesistenti ingannandosi da se stessi». Contemporanea· mente, mi giungevano notizie dirette dal Giappone che m'informav,rno, per co. me ho rilevato piì.1 avanti, che gruppi di tecnici dell'industria e delle ricerche, per le loro inquietudini, vedevano una prospettiva negli ideali libertari; che m'informavano, inoltre, che era stato celebrato l'anniversario della morte di Osugi in una grande sala di Tokio, satura di pubblico (3); che m'informavano, (2) E. P. l\.'ienon è m.:mbro della W.R.I. che. nel \%~. partì a piedi da Bangalorc (Madràs) in India do\·c era dircnorc della pubhlic.1zionc Vislwanee(lam Ashram, col propo:.ito, uni1amentc ad un allro indos1ano - Satish K\1mar - di girare il mondo per manifcst~r.! m fa\ore dcila pace: P;iki:.ta,1, lr.rn , Iraq. Rus:,i~. Polonia. Gcnnan.i,"l, Francia (qui\'i il governo di Dc ~ulle lo incarcerò). Inghilterra e Stati Uniti; da qui sì imbarcherà alla volta del Giappone, continuando il giro ad Honii; Kong, Cina, Tibet ed India d1 nuovo. (3) lntcrT-:>nnero r-.1. Q,a\,'.l. lr.iduttorc di d!\crse op..:re dall"ingks.: in giapponese ed un giO\-;me militante della F.A.G. molto preparalo, K. Akiyaw:,: \·ennL· letto un 1nes:.aggio di Yamaga. il qualtl era impedito dalla 111alattia eh.: lo costringc\a all"immobilit\. lntcncnncro ù. Haniya cd ultri oratori. O:.ugi nsvcg.liò nuo\amcntc l"intcrc:.se di una forte corrcnt~ nipponica e ciò fu moti\O pcr– c-hè una grande ca.:i cdi1ricc giapponese ri:.tampa:.sc :e • Opere Compi.:!<' di Sakae Osugi •· Jn que:.ti uhimi tempi sono :;tali editati dd \·oiumi che na11on<> della sua \'ita e delle sue idee. 695
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