Volontà - anno XVII - n.11 - novembre 1964

t11rale, e vagamente offensivo in senso morale. D'altronde, come madre, può sem– pre esplicare grtmdi energie e dar prova di grandi sacrifici. la maternità illegirtima no11 è certo considerata 11nreato dal potere gi11ridico: è solo la potenza. indefinita del cost11me, del 111itoe della morale tradizionale che la trasfi– g11rano in una sorta di peccato; e come tale, dovrebbe essere esclusa da qualsiasi amnistia del sentimento. Un aneli~ infilato 11e!l'a1mlare ha rnw potenza indefinibile, anche nei paesi dove esiste il divorzio, in quanto questo, in ultima analisi, tJOn si può propriamente dire che ~ia l'espressione di una mllentica liberl<Ì, ma piuttosto un gioco (salvo qualche caso legi1timo) di particolari interessi, oppure una sorta di obbedien– za verso la parte inconfessabile dei nostri istinti. Le vere ,libertà. sono qualcosa di raro e, comunque, esulano dalle manipolazioni dei codici. Dal problema delle ragazze madri se ne potrebbe dedurre u11 altro che ben po– chi han110 avuto l'ardire di formulare, almeno come semplice domanda, e che, inol– tre, potrebbe servire come oggetto - censura permettendo - a qualche spregiudicato commediografo. Tramontata la prima giovinezta e comprendeml<J, per varie ragioni, che p1~ò ben poco sperare in un matrimonio, pur sentendo fortemente it desiderio di divenire madre, una donna può avere il diritto morale e naturale di accordarsi temporaneamente con un uomo di sua scelta, col fine di avere 1m -figlio (beninteso· con la piena consapevolezza delle sue possibilità materiali e morali, circa i suoi doveri verso la sua fu111ra creatura)? E' 11010che, per varie cause, un numero non indifferente di domie è des1inaro per forza di cose, allo zitellaggio, che spesso è sinonimo di solitudine, cioè di isola– mento umano oltre che di inibizione sessuale. Bisogna pure notare elle oggigionu> la donna ha diverse e b11011epossibilità di lavoro i11dipendente, o, comunque, di co11-– dizioni alquanto differenti, almeno nei paesi più progrediti dalla passiva schiavirù ciasafinga di w1 tempo; e tutto questo le sarebbe favorevole circa un(ll sua indipen– dente maternità. Non crediamo che esista110 articoli del codice che impediscono un simile volere da parte della donna. Piuttosto qt1ello che praticamente le è contro è il suo stesso carattere e la sua stessa mentalità, ormai modellata in fanti secoli di tradizionale educazione. Naturalmente, il problema non ha 11n'i111portanzadi carattere generale: intende solfanlo proporre una risoluzione nel caso di particolri condizioni o di singole vo-– Io111àda parte femmi11ife. D'altra parte si obietterà che, in fondo, è inutile discutere su simili argomenti, in quanto il più che può fare la legge codificala è quello di tol– lerare tacilamente certe arbitrarietà o certe deviazioni dalla comune morale. E' 1111 pò di{ficile pensare che il diritto tradizionale possa ufficialmente approvare certe, azioni che, per l'odierna società, hanno tutta l'aria di essere sporadici desideri d particolari capricci. E l'obiezione no,i numcherebbe di 1111a certa consistenza, poichè, in definitiva, è sempre l'intelligente evoluzione della mentalità individuale che so-, svinge verso n11ove idee e verso costumi meno rigidi. La psicologia potrebbe spiegare che l'indifferenza o la crudeltà che spesso è espli– cata dalla ragazza-madre verso la creatura che ha messo al mondo, in q11anlo istinti 657

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