Volontà - anno XVII - n.11 - novembre 1964

false trappole della morale, delle sue facoltà psicofisiche. E questo implica la lotta contro tutte le forme oppressive della società, politicamente ed economi– camente diretta cblle minoranze privilegiate dello Stato che sempre è autori– tario, assolutista, totalitario, qualunque siano le sue denominazioni ufficiali: de– mocratico, liberale, socialista, comunista, socialcristiano, ecc ... In una società dove regna l'ipocrisia sessuale, i'inibizionc dell'impulso naturale verso « il pia– cere della vita», anche il lavoro perde il suo carattere naturale, gradevole e produttivo al contempo, tramutandosi in fastidio, in una sorda ribellione con– tro la sua « monotonia e inutilità». Secondo il dottor Reich, la formula terapeutica di Freud è corretta, però incompleta. « La prima cor.dizione della guarigione è quella di rendere cosciente la sessualità repressa>}, In questo modo è possibile combattere, come si esprime lo stesso Freud, « la forza dell'angoscia e la forza della sessualità repressa», evitandosi lo sViluppo dei fenomeni psicopatologid nell'individuo e nelle masse. Tutto ciò implica, come prima condizione, la libertà: quella del lavoro, ma anche dell'amore; della istruzione, della scienza che può sollevare i veli dell'oscuran– tismo dogmatico e smascherare gl'idoli che portane, il nome di Stato, Patria, Autorità ... « Il potere sociale esercitato dal popolo non arriverà ad essere evi– dente ed effettivo - conclude il dottor Reich - se non quando il lavoro, le masse popolari che producono, si renderanno psichicamente indipendenti, capaci di assumere la piena responsabilità della loro esistenza sociale, e, per conse– guenza, capaci di decidere razionalmente, da sole, le forme della loro stessa esistenza ». IV Questo nostro saggio sul fn~udismo e sulle sue ripercussioni sociali po- . treoue terminare con le conclusioni jei dottori Hesnard e Reich. Nu:ivi studi critici ne confermano i punti di vista. Alcuni altri, al contrario, si pongono in aperto contrasto col chiaro proposito di trasformare le stesse basi dell'edificio elevato da Freud e dai suoi seguaci. Non vogliamo intervenire in questa disputa, però dobbiamo far presente per lo meno la critica fatta da uno scienziato come il professor George Fr. Nicolai, la cui opera Analisi <lella psicoanalisi alla luce della psicologia fisiologica (Ed. Bela, Buenos Aires, 1953, 235 pag.) ha le carat– teristiche del metodo documentale e sperimentale della sua celebre Biologia del– la guerra. Quello che determinò il professor Nicolai ad intraprendere questa « cro– ciata » contro Freud ed il freudcsimo, non è soltanto la difesa di certi principi etici, ma la « verità scientifica» applicata finalmente ai problemi sociali. E' lo stesso metodo che gli fece condannare il marxismo come antiscientifico e ri– gettarlo - nella sua pratica assolutista e totalitaria - come incompatibile con l'evoluzione naturale della specie umana e con le condizioni obiettive del pro– gresso sociale. Il professor Nicolai conobbe il libro di Emi! Ludwig: Freud, smascherato solo dopo aver redatto la sua opera. Ma, nell'appendice, facendo una compa– razione fra il suo libro e quello di Lndwig, trova in quest'ultimo un alleato, 638

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